La soluzione per chi ha già dato l'anticipo per lavori come l'installazione di caldaie e infissi tra le modifiche al decreto Superbonus. La norma-emendamento (firmato dalla Lega) chiede di non applicare lo stop a cessione del credito per gli interventi di edilizia libera per i quali non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo.
Superbonus, la soluzione per caldaie e infissi
Quale può essere la via d’uscita nel caso di acconto già pagato per infissi, caldaie o condizionatori? Il punto è che per questi il blocco dello sconto in fattura decorre dal momento dell’esecuzione dei lavori.
La norma salva-sconti
C'è poi l'accordo sulla norma “salva-sconti” del 2022. Il 31 marzo scade il termine per comunicare l'opzione di cessione del credito all’Agenzia delle entrate, ma molte fatture non sono ancora state “accettate” dalle banche e, dunque, non possono essere trasmesse al Fisco. Per evitare che i crediti del 2022 vadano “persi” (in realtà si potrà sempre portarli in detrazione dal reddito), con un emendamento si darà la possibilità di caricarli sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate anche se la procedura di accettazione della banca non si è conclusa. Un comunicato stampa del ministero (il cosiddetto “comunicato legge”) anticiperà gli effetti della norma consentendo all’Agenzia di accettare le comunicazioni.
Gli emendamenti al decreto Superbonus
Sul tavolo della commissione Finanze della Camera sono oltre 300 gli emendamenti arrivati dai partiti: molti di questi sono già stati dichiarati inammissibili. Le votazioni in commissione dovrebbero iniziare questa settimana, mentre il 27 marzo è calendarizzato l’avvio della discussione in Aula (poi il decreto, che scade il 17 aprile, dovrà passare in Senato).
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