Il superbonus stimola la nascita di imprese edili (+4.971 tra luglio e settembre scorsi) e questo consente al sistema imprenditoriale italiano di tenere le posizioni, aumentando di quasi 24mila unità rispetto al trimestre precedente.
Il Bilancio dei Settori
Oltre alle performance di costruzioni e commercio, va segnalato come il trimestre estivo registri variazioni positive in tutti i settori di attività. Nell’ordine, i comparti con gli incrementi più consistenti in termini assoluti sono quello dei servizi di alloggio e ristorazione (+3.350 unità, in linea con il 2019), la cui dinamica risente sempre positivamente della stagione estiva; le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.358), unico settore con una crescita oltre l’1% e in lieve accelerazione rispetto al 2019. In miglioramento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente anche le attività di servizio alle imprese (+1.829), le attività immobiliari (+1.561) e quelle dei servizi di informazione e comunicazione (+1.214). Lievissima (+0,1% come nell’estate del 2019) l’avanzata delle attività manifatturiere. Hanno chiuso il trimestre in sostanziale stallo invece l’agricoltura, la fornitura di energia e quella di acqua, gestione reti e rifiuti.
Il Bilancio dei Territori
Il forte contenimento delle chiusure ha avuto riflessi positivi anche sui bilanci territoriali cosicché, nel trimestre da poco concluso, tutte le macro-ripartizioni, le singole regioni e ciascuna provincia hanno fatto segnare saldi positivi tra iscrizioni e cessazioni di imprese.In termini assoluti, il contributo maggiore al saldo del trimestre è venuto dal Mezzogiorno (12.828 imprese in più, il 39% di tutto l’incremento del periodo) che ha anche fatto registrare l’unico tasso di crescita superiore alla media nazionale (+0,5 rispetto a +0,4%). Un risultato frutto di quasi 30mila iscrizioni di nuove imprese contro poco meno di 13mila chiusure nel periodo.Tra le regioni, in termini assoluti è la Lombardia (con 3.604 imprese in più rispetto alla fine di giugno) ad avere fatto segnare il bilancio più ampio, seguita da Campania (+3.461) e Lazio (+3.403). In termini relativi è invece la Campania (+0,58%) a far segnare l’avanzamento più visibile, davanti a Lazio e Sicilia (entrambi con +0,51%).A livello provinciale, infine, il primato del Mezzogiorno si riflette nelle prime dieci posizioni della graduatoria per tasso di crescita nel trimestre: al netto di Rieti (quarta con una crescita dello 0,67%), tutte le prime posizioni sono occupate da province meridionali, con Caserta in testa (+0,8%) seguita da Trapani (+0,72) e Lecce (+0,68). In termini assoluti, la graduatoria dei saldi più consistenti riflette invece la mappa delle province a maggiore concentrazione di attività economiche, con Roma in testa (con 2.653 imprese in più nel trimestre), seguita da Milano (+2.021) e Napoli (+1.748).
Le Forme Giuridiche
Oltre la metà del saldo trimestrale (il 62%) è stata determinata dalle imprese costituite in forma di società di capitali (+14.660 unità, corrispondenti ad un tasso di crescita nel periodo dello 0,83%), mentre la restante parte è da attribuire sostanzialmente alle imprese individuali, aumentate di 9.325 unità (+0,3%).Tutti i dati sono disponibili online all’indirizzo www.infocamere.it/movimprese.1 In tutte le tabelle e nel testo del presente comunicato, i dati sulle cessazioni si intendono al netto di quelle d'ufficio.