Superbonus 90% e bonus casa: quali sono cumulabili e le scadenze da rispettare. Ecco cosa cambia da gennaio

Tutte le scadenze di fine anno dei bonus legati alle ristrutturazioni

Giovedì 10 Novembre 2022 di Giusy Franzese
Superbonus 90% e bonus ristrutturazione, le scadenze e cosa cambia da gennaio

La conferma è arrivata al ternine del consiglio dei ministri serale del 10 novembre. E ha rispettato le intenzioni dichiarate:  il superbonus nel 2023 cambia, sia come platea di beneficiari che come “intensità” dello sconto.

Occhio anche alle scadenze degli altri bonus edilizi. E occhio anche alla cumulabilità: infatti il superbonus è cumulabile sia con il bonus ristrutturazione al 50% che con quello per l'eliminazione delle barriere archittetoniche.

 

Superbonus da 110 a 90%

Dal prossimo anno cala la quota dello sconto: si passa dal 110% al 90%. In pratica i lavori non saranno completamente regalati a carico dello Stato (attraverso le detrazioni fiscali o la cessione del credito o lo sconto in fattura), ma il 10% resterà a carico del committente. Il 90% è comunque uno sconto decisamente elevato. La norma vale anche per i condomini che invece, con l’attuale normativa, avevano garantito il 110% anche per tutto il 2023.

 

I beneficiari

Rientrano tra i beneficiari nel 2023 con il superbonus al 90% anche le villette unifamiliari, per le quali invece l’attuale normativa prevede lo stop definitivo ai lavori (e ai relativi bonifici, con tanto di asseverazioni, collaudo, ecc) al 31 dicembre 2022. Non tutte, però. Solo quelle adibite ad abitazione principale e i cui proprietari (o titolari di diritto) hanno un reddito annuo fino a 15.000 euro.

 

La proroga

Per le villette unifamiliari che al 30 settembre scorso avevano certificato e completato il 30% dei lavori, ci saranno tre mesi di tempo in più per non perdere l’agevolazione: la scadenza per il completamento dei lavori si sposta dal 31 dicembre 2022 al 30 marzo 2023, alle stesse attuali condizioni, ovvero sempre con l’agevolazione del 110%.

 

Le eccezioni

I condomìni che hanno già inoltrato la Cila (comunicazione di inizio lavori) o, meglio ancora, hanno iniziato i lavori, potranno usufruire della normativa più favorevole del 110%. Stesso discorso per i lavori comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici , purché risultino avviate le relative formalità amministrative per l‘acquisizione del titolo abilitativo.

 

Bonus ristrutturazioni

La scorsa Legge di Bilancio ha previsto una proroga pluriennale per i bonus edilizi, e tra questi vi rientra anche la detrazione fiscale del 50 per cento per le ristrutturazioni (lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e, per le parti comuni degli edifici, manutenzione ordinaria), che sarà in vigore anche per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2023 e fino alla fine del 2024. Il limite di spesa ammesso al beneficio è pari a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi. Salvo che non intervenga una nuova proroga, dal 1° gennaio 2025 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro.

 

Barriere architettoniche

Fino al 31 dicembre 2022 per l’eliminazione delle barriere architettoniche l’agevolazione è pari al 75% della spesa sostenuta. Poi la percentuale scenderà al 50%. Tra i lavori agevolati ci sono gli ascensori e i montacarichi (per esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione). Rientra nella categoria la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità gravi, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge n. 104/1992.

Cumulabilità

Come ha chiarito l'Agenzia delle Entrate, un contribuente può usufruire anche contemporaneamente del Superbonus 110%, del bonus ristrutturazioni  e del Bonus barriere architettoniche 2022. Anche perché le tre agevolazioni hanno finalità diverse. Ad esempio il superbonus seve per l'efficientamento energetico dell'immobile o il migioramento sismico, e non rientrano tra i lavori previsti il rifacimento dei bagni o la manutenzione straodinaria. Ci sono però dei requisiti da rispettare  per ogni singola agevolazione, rientrando in ciascun limite di spesa. La cosa più importante per evitare contestazioni è avviare le pratiche burocraiche con percorsi magari paralleli ma distinti. E tenere separate le fatture e il resto della documentazione. Tutti e tre i bonus casa cumulabili consentono di scegliere in alternativa alla detrazione sia la cessione del credito che lo sconto in fattura.

Ultimo aggiornamento: 21:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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