Superbonus 110, proroga per le villette fino al 30 settembre. I crediti acquistati da un nuovo veicolo finanziario

Ok alla piattaforma per i crediti: saranno acquistati da un nuovo veicolo finanziario

Lunedì 27 Marzo 2023 di Andrea Bassi e Luca Cifoni
Superbonus, proroga per le villette fino al 30 settembre. Via libera alla piattaforma per i crediti

Una “piattaforma” per smaltire i 19 miliardi di crediti incagliati del Superbonus. Ma anche l’allungamento del termine per completare i lavori delle villette fino al 30 settembre.

Arriva inoltre, la possibilità di spalmare in 10 anni le detrazioni fiscali invece che nei canonici 4 anni previsti dalle norme sul 110 per cento, sia per le banche che per i privati. Ma partiamo dalla novità sullo “scongelamento” dei crediti incagliati che stanno bloccando i cantieri. Si tratta cioè delle fatture che le imprese di costruzione non sono riuscite a scontare con il sistema bancario perché quest’ultimo ha esaurito i suoi spazi fiscali per assorbire i crediti. 

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LA SOLUZIONE

La soluzione, confermata ieri dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, non arriverà tuttavia dal governo, ma direttamente dal settore privato. A prendere l’iniziativa è stata una società pubblica, Enel X, una delle controllate del colosso elettrico partecipato dal ministero dell’Economia. Il meccanismo ideato è abbastanza semplice e farà perno su un “veicolo finanziario”, che funzionerà come una sorta piattaforma di acquisto e di rivendita dei crediti derivanti dai bonus edilizi. Il veicolo acquisterà dalle imprese e dalle banche, crediti «certificati», ossia che sono stati passati ai “raggi X” ed è stato verificato che hanno tutte le carte in regola per essere ceduti e acquistati. Il lavoro di verifica e di certificazione sarà fatto dalla stessa Enel X, dalle banche o da altri soggetti. Il “veicolo” poi, acquisterà i crediti “certificati” e li rivenderà sul mercato. Con quali soldi i crediti saranno acquistati? Il veicolo si finanzierà emettendo debito. Il punto più delicato sono i tempi. 
Questa piattaforma non riuscirà a partire probabilmente prima del prossimo mese di settembre. Comunque in tempo per permettere alle banche di ricominciare ad acquistare crediti sul mercato con la certezza della partenza di un nuovo “mercato” dove poter scaricare un po’ di quelli acquistati. Il quadro delle regole fissate per legge si sta invece completando in queste ore con gli emendamenti corretti e limati fino all’ultimo in commissione Finanze della Camera, in coordinamento tra il governo e il relatore del provvedimento Andrea De Bertoldi. 

IL VETO

Alla fine è prevalso il veto del ministero dell’Economia e delle Finanze sulla possibilità di utilizzare per la compensazione dei crediti fiscali i modelli F24 usati dai clienti delle banche per i propri versamenti fiscali, fatti con il tramite degli istituti. Il sottosegretario Freni ha parlato di «sostanziali e rilevantissimi problemi di cassa». Insomma si tratterebbe di una misura troppo costosa e dunque non si farà. Invece è ancora aperta la possibilità per le banche di ottenere Btp a dieci anni a fronte dei crediti che eventualmente non sono riusciti a smaltire. Tra le ultimissime novità c’è anche l’estensione alle persone fisiche della possibilità di fruire in dieci anni delle detrazioni fiscali. Un modo per dare la possibilità a chi ha poca capienza fiscale di poter comunque utilizzare i bonus edilizi. 

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L’OBIETTIVO

Secondo il sottosegretario all’Economia Federico Freni, le persone interessate dalla misura rappresentano comunque «numeri residuali». È stato poi prorogato fino al 2025 il bonus fiscale 110 per i comuni colpiti dal terremoto 2016 e dall’alluvione 2022. «Sul Superbonus e la cessione del credito nell’area del cratere del sisma 2016 esprimo sincera soddisfazione: l’impegno preso è stato mantenuto», ha detto Guido Castelli, commissario straordinario alla ricostruzione. «L’emendamento - ha spiegato Castelli - garantisce fino al 2025 la cessione nel credito e lo sconto in fattura per gli interventi di ricostruzione che hanno usufruito del 110% per le lavorazioni non coperte da contributo sisma». Via libera infine, anche all’emendamento sulla “remissione in bonis” voluta dal relatore De Bertoldi. La norma “salva” le fatture del 2022 presentate allo sconto in banca ma ancora in attesa del disco verde degli istituti. Il 31 marzo questi crediti sarebbero andati persi. Si potranno mantenere in vita fino a novembre pagando una sanzione di 250 euro. 
 

Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 16:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA