Superbonus, stop alla cessione del credito: cosa succede adesso? Chi ne ha diritto (e chi no)

E intanto si lavora ad una norma d’emergenza per “salvare” tutti i crediti maturati nel 2022 e negli anni precedenti

Giovedì 2 Marzo 2023
Governo al lavoro per salvare i crediti ceduti prima del 16 febbraio

Il governo è al lavoro per trovare una soluzione dopo lo stop alla cessione del credito sui bonus edilizi. Con una possibile modifica ad hoc del decreto “blocca-bonus” si apre un nuovo spiraglio per l’acquisto dei 19 miliardi di crediti incagliati delle imprese edili. E intanto si lavora ad una norma d’emergenza per “salvare” tutti i crediti maturati nel 2022 e negli anni precedenti le cui cessioni devono essere comunicate al Fisco entro il 31 marzo prossimo e che rischiano di andare perse.

Superbonus, c'è la norma per salvare gli sconti 2022 in scadenza il 31 marzo: ecco cosa cambia

COSA SUCCEDE ORA?

In prima linea ci sarebbero le grandi imprese aderenti a Confindustria, insomma, pronte a rilevare parte dei 19 miliardi di crediti vantati dalle aziende edili in modo da far ripartire i cantieri.

Poi la c’è l’opzione delle Casse di previdenza private. Ma anche le banche a quanto pare hanno ulteriore spazio per gli acquisti di crediti ceduti fino al 16 febbraio, secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate. Ci vorrà accedere al bonus edilizi dovrà farlo senza cessione del credito e sconto in fattura.

 

 

LO STOP

Rimangono però bloccata la cessione dei crediti futuri e lo sconto in fattura. «Il governo», scrive il Mef, «è al lavoro «per risolvere il grave problema di liquidità finanziaria delle imprese ereditato da imprudenti misure di cessione del credito non adeguatamente valutate al momento della loro introduzione». Il Tesoro, insomma, apre a una soluzione per i 19 miliardi incagliati, ma lascia pochi spazi per nuovi sconti in fattura nel 2023. Le modifiche al decreto saranno limitate a pochi casi, come gli incapienti, gli Iacp, le onlus e l’edilizia libera.

 

GLI ULTERIORI ACQUISTI

«Considerando le rate dei bonus edilizi attualmente a disposizione delle banche per il 2023, pari a circa 9,5 miliardi di euro, risulterebbe una capacità di acquistare e assorbire in compensazione ulteriori bonus edilizi per circa 7,2 miliardi», ha detto il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, alla commissione Finanze della Camera, con riferimento ai dati dei modelli F24 presentati nel 2022. «La situazione si riferisce all’intero sistema e, quindi, risulta differenziata con riferimento alle singole banche» con alcune che «hanno sostanzialmente esaurito la «capienza fiscale» per l’acquisto di ulteriori crediti, mentre altre avrebbero ancora ampi margini».

 

L’ANALISI UPB

L’ultima analisi amara sull’effetto Superbonus è arrivata dall’Ups. «Aver posto l’intero costo dell’intervento a totale carico dello Stato senza introdurre elementi di selettività ha generato una spesa nettamente superiore a quella per gli interventi di riqualificazione energetica agevolati in precedenza: il cosiddetto Ecobonus ammontava a circa 4,5 miliardi nel 2020» mentre «gli investimenti asseverati a solo titolo di Superbonus energia a tutto gennaio 2023 hanno raggiunto i 65,2 miliardi di cui 49,7 completati». Lo ha detto la Presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), Lilia Cavallari, in audizione alla commissione Finanze del Senato sui crediti d’imposta, sottolineando che «l’onere per la finanza pubblica ha superato sensibilmente le aspettative iniziali, che erano basate su una previsione ufficiale di spesa di 35 miliardi per l’intero periodo di validità della misura». Pertanto «sommato» agli altri bonus edilizi, come bonus facciate, ristrutturazioni, «il costo delle agevolazioni è destinato a superare anche l’importo - già rivisto al rialzo - di 110 miliardi sottostante le previsioni ufficiali del conto economico delle Amministrazioni pubbliche risalenti alla Nadef dello scorso autunno», ha illustrato Cavallari.

Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 12:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci