Superbonus 110%, sbloccata la cessione dei crediti: potranno scontarli anche le assicurazioni. Stretta penale sui professionisti

Sabato 19 Febbraio 2022 di Andrea Bassi
Superbonus 110%, sbloccata la cessione dei crediti: potranno scontarli anche le assicurazioni. Stretta penale sui professionisti

ROMA - Gli sconti in fattura e la cessione dei crediti dei bonus edilizi possono ripartire.

Con un decreto di soli tre articoli, il governo ha messo nero su bianco le norme attese per far ripartire le operazioni, soprattutto da parte di Poste e di Cdp, le due società pubbliche tra le protagoniste del mercato degli sconti e che avevano chiuso i rubinetti dopo le truffe per 4,4 miliardi di euro e la conseguente stretta del governo. Il decreto approvato ieri dal consiglio dei ministri, prevede che i crediti potranno essere trasferiti per tre volte, contro il singolo passaggio attualmente in vigore. Alle imprese sarà consentito un unico sconto. Poi il credito potrà circolare per altri due passaggi tra gli istituti sottoposti a vigilanza della Banca d'Italia e, questa è la novità, anche tra le imprese di assicurazione. Non è un dettaglio. Le banche hanno in pancia già circa 20 miliardi di crediti derivanti dai bonus. Questo significa che la loro capacità di assorbimento è ormai al limite. Servono, insomma, altri soggetti per far ripartire il mercato.


IL PASSAGGIO

La seconda novità, anche questa attesa, è la bollinatura del credito da parte dell'Agenzia delle Entrate. La certificazione doc entrerà in vigore però, soltanto per i crediti che saranno caricati sulla piattaforma dell'Agenzia a partire da maggio. Il tempo per permettere al Fisco di adeguare i propri sistemi. La certificazione si porta dietro un altro corollario: i crediti non potranno più essere venduti in forma frazionata. Nella truffa da 1,25 miliardi scoperta dalla procura di Roma era emerso come un singolo credito di 500 milioni di euro fosse stato più volte diviso in crediti minori per poter essere incassato. Non sarà più possibile. Terza novità: arriva una stretta penale sulle truffe. I professionisti che firmano false asseverazioni dei lavori, rischieranno tra 2 e 5 anni di prigione e una multa fino a 100 mila euro. Non solo. Ai professionisti non basterà più dotarsi di una assicurazione fino a 500 mila euro, ma la polizza dovrà coprire l'importo complessivo di ogni singolo lavoro asseverato.
Il quarto e ultimo capitolo riguarda invece il destino dei 2,3 miliardi di crediti sequestrati dalle procure. Banche, Poste, Cdp e altri soggetti che li hanno in pancia, potranno comunque incassarli una volta che i sequestri saranno stati revocati. E c'è anche una norma. E c'è anche un comma salva confische. Misure che dovrebbero permettere alle società pubbliche di riavviare le piattaforme per lo sconto dei crediti. Nel provvedimento è entrata anche la norma-Orlando che prevede il rispetto dei contratti di lavoro per le ditte edili che utilizzano il Superbonus.
 

Ultimo aggiornamento: 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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