Pensione complementare, aumenta la deducibilità. Addio a superbollo e tobin tax. Riforma fisco, tutte le novità

I partiti di maggioranza sono al lavoro su alcune misure della riforma del fisco, a partire dall'eliminazione del superbollo, la limitazione della tobin tax e l'aumento della deducibilità per la pensione complementare

Sabato 20 Maggio 2023 di Giacomo Andreoli
Pensione complementare, aumenta la deducibilità. Addio a superbollo e tobin tax. Riforma fisco, tutte le novità

Stop al superbollo auto, aumento della deducibilità per le pensioni complementari, limitazione o eliminazione della tobin tax. Sono diverse le misure a cui stanno lavorando i partiti di maggioranza per la riforma del fisco, con la legge delega che per il viceministro dell'Economia Maurizio Leo verrà approvata in estate e inizierà a concretizzarsi nel 2024.

Il cantiere è aperto, il range di interventi possibili molto ampio e i soldi a disposizione non infiniti, motivo per cui sarà difficile completare tutti gli obiettivi che si è dato il governo, che vanno dallo sfoltimento dell'Irpef e dell'Ires, fino alla maxi semplificazione di detrazioni e deduzioni, passando per la definizione di un nuovo rapporto cittadino-fisco con molti meno oneri e controlli.

Le novità su tobin tax, Ires e partite Iva

Secondo quando ha appreso l'Ansa da fonti parlamentari, per la tobin tax, l'imposta sulle transazioni finanziarie, le ipotesi sono l'abrogazione o l'inserimento di un'esenzione per le transazioni fuori dai mercati regolamentati. L'aliquota attuale è dello 0,20% sul controvalore del saldo netto positivo di fine giornata.

Si lavora poi a una forte riduzione dell'Ires, maggiore rispetto alle prime previsioni e all'abbassamento dellle ritenute di acconto per i lavoratori autonomi dal 20% al 10%. Spuntano inoltre la sospensione dei termini di impugnativa degli accertamenti in presenza di un'istanza di autotutela e la possibilità di riconoscere incentivi natura fiscale per convogliare il risparmio privato nella patrimonializzazione delle piccole e medie imprese.

Salgono gli sconti sulla pensione complementare?

Quanto alla previdenza complementare ogni anno si possono portare in deduzione fino a 5.164,57 euro di contributi versati.

Trattandosi di un rimborso dell'Irpef, il tetto massimo vale per il singolo reddito imponibile da abbattere, quindi per ogni persona o contribuente che deduce. Si potrebbe arrivare poi alla parificazione del trattamento fiscale a carico delle casse di previdenza dei liberi professionisti a quello della previdenza complementare, portando la tassazione dal 26 al 20%

Aumentare il tetto dello sgravio e abbassare le tasse per tutti è un'operazione potenzialmente onerosa, da almeno diverse centinaia di milioni di euro per far percepire uno sconto ai cittadini non trascurabile. Vedere la norma entrare in vigore a breve, quindi, sarà difficile, a maggior ragione se si ridurranno le entrate fiscali attuali con il taglio della tobin tax (che pure frutta allo Stato solo qualche centinaia di milioni l'anno, a fronte di una perdita di investimenti sui titoli italiani superiore al 10%).

L'eliminazione del superbollo e delle mini-tasse

Quanto al superbollo e alle altre micro-tasse (tra cui quella sugli yacht e le “super-car”), il piano si sta definendo. La lista è ancora in via di predisposizione al ministero dell’Economia, ma già ricomprende diversi “fastidiosi” balzelli. Come per esempio, la “tassa sugli intrattenimenti”, più nota coma la tassa sui biliardini.

Si tratta in pratica, di un’imposta che colpisce i giochi senza vincita in denaro, quelli che hanno il solo scopo di intrattenere gli avventori di bar o sale, come per esempio i flipper, ma anche le freccette o i juke box. Su un biliardino, per esempio, si applica un prelievo dell’8% su una base imponibile di 3.800 euro. Poco più di 300 euro, insomma. Tutta la tassa vale per lo Stato solo 26 milioni. Da tempo gli esercenti ne chiedono l’abolizione, anche perché, hanno sempre spiegato, la tassa in molti casi costa più degli introiti del gioco stesso. 

Un’altra imposta in via di “rottamazione”, è quella sulla laurea e sugli esami dell’Università. Un altro micro-balzello che vale solo un milione di euro l’anno, come indicato in un disegno di legge sull’abolizione dei microtributi firmato dal deputato di Azione-Italia Viva Luigi Marattin. Ma ci sono anche le tasse per il pubblico insegnamento, l’iscrizione a scuola e per gli esami di idoneità, maturità e rilascio dei diplomi, che producono un gettito da 44 milioni. Una mozione di maggioranza, poi, propone anche di togliere l'Iva sulla chirurgia estetica.

Qualche tempo fa, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, aveva spiegato che dall’abolizione dei mictro-tributi il fisco perderebbe un gettito di 152 milioni su 11 tasse erariali, 91 milioni su 7 imposte regionali e 10 milioni su 3 micro imposte comunali. Uno sforzo, insomma, assolutamente sostenibile per le casse statali ma che porterebbe in dote ai contribuenti non solo un minor esborso di denaro, ma soprattutto una semplificazione in termini di burocrazia e di tempo risparmiato. La delega è in discussione alla Camera e Leo ha spiegato che potrebbe essere approvata prima dell’estate. A quel punto partirà la fase attuativa.

Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 08:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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