Stipendi, taglio di 2 punti del cuneo fiscale da 25 a 35 mila euro. Come cambia la busta paga. Benefit per chi ha figli

Riduzione di un punto sotto i 25 mila euro: così l’esonero contributivo sarà uguale per tutti

Giovedì 27 Aprile 2023 di Luca Cifoni
Stipendi, taglio di 2 punti del cuneo fiscale da 25 a 35 mila euro. Come cambia la busta paga. Benefit per chi ha figli

Alla fine, il decreto Lavoro si farà, nonostante l’incidente parlamentare sullo scostamento di bilancio.

Ma il pacchetto che il Consiglio dei ministri resta determinato a esaminare il primo maggio è destinato a sdoppiarsi.

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Taglio del cuneo fiscale

I testi legislativi all’esame del pre-Consiglio saranno un decreto legge e un disegno di legge: nel primo confluirebbero la riduzione del costo del lavoro a beneficio dei lavoratori dipendenti e il nuovo strumento di contrasto alla povertà (Gil), nel secondo le altre misure a favore degli “occupabili” che già percepivano il reddito e che invece dovrebbero essere avviati ad un’attività lavorativa, insieme all’allentamento dei vincoli sui contratti a termine. Ancora in bilico la collocazione finale delle norme sulle pensioni.


L’ESONERO
In ogni caso il “pezzo forte”, che deve entrare in vigore immediatamente e dunque fa parte del decreto, è il nuovo taglio del cuneo fiscale e contributivo, che dovrebbe essere di due punti per chi ha una retribuzione compresa tra 25 mila e 35 mila euro l’anno e di uno per chi è invece al di sotto della soglia dei 25 mila. In questo modo tutti i lavoratori dipendenti si vedrebbero applicato a partire dal mese di giugno (o maggio nel caso si facesse in tempo) un esonero contributivo di quattro punti: attualmente è di due per la fascia relativamente più alta, di tre per quella più bassa. Esonero che poi andrà rifinanziato con la prossima legge di Bilancio, dopo la scadenza del prossimo 31 dicembre. Al taglio del cuneo, come indicato ieri in Parlamento dal ministro Giorgetti, dovrebbe essere associato un incremento dell’importo massimo detassabile dei fringe benefits che le imprese possono destinare ai propri dipendenti, ad esempio per attività sportive o prestazioni sanitarie: questa estensione (che potrebbe consistere in un raddoppio dell’attuale soglia di 258 euro) sarebbe riservata ai lavoratori con figli.

REDDITO DI CITTADINANZA


Altro capitolo rilevante è quello dedicato alla nuova prestazione che deve sostituire il reddito di cittadinanza. Reddito che nella sua forma attuale è stato già formalmente cancellato: la funzione di contrasto alla povertà passerà alla Garanzia di inclusione (Gil); che però raggiungerà una platea più ridotta riducendo l’esborso finanziario per lo Stato, sia a causa del criterio di Isee più restrittivo sia della “scala di equivalenza” meno favorevole per le famiglie. In ogni caso la Gil - che prevede un’erogazione base di 500 euro al mese - sarebbe riservata a coloro che hanno figli minori o sono disabili o hanno un’età superiore ai 60 anni. Per gli altri era previsto scattasse un sussidio di importo più basso (350 euro al mese) prima in una versione provvisoria destinata a coprire gli ultimi mesi del 2023, poi in una più “strutturata” ma comunque percepibile per un periodo massimo di un anno. Come accennato, questa ultima parte potrebbe essere definita nell’ambito del disegno di legge, magari in una formulazione più restrittiva che potrebbe premiare solo chi è già impegnato in attività di formazione o nel Servizio civile. Quanto ai contratti a termine, l’obiettivo è sostituire le attuali causali rigide con motivazioni derivanti dai contratti delle varie categorie o comunque da accordi tra datore di lavoro e dipendenti. L’attuale assetto è quello previsto dal “Decreto dignità” del primo governo Conte, a cui erano state previste deroghe solo temporanee a partire dalla crisi pandemica.


L’INVITO


Intanto, nell’ipotesi che il programma del governo non cambi, per la serata di domenica sono convocati i sindacati, ai quali saranno sottoposte le misure in via di approvazione, alla vigilia della riunione di governo. L’invito - per quanto all’ultimo minuto - è stato accolto con soddisfazione dal segretario generale della Cisl Sbarra che lo ha definito un “segnale di attenzione”.
 

Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 12:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA