Stellantis, accordo con il governo: la Gigafactory si farà a Termoli. Nell'investimento anche Mercedes e Total

Giovedì 24 Marzo 2022 di Giorgio Ursicino
La gigafactory di ACC

Ormai è ufficiale, l’Italia avrà la sua gigafactory.

Fra le tante notizie di ridimensionamento della nostra industria di componentistica automotive legata alla vecchia mobilità endotermica, ecco l’annuncio positivo. Lo stabilimento ex Fca ed ora Stellantis di Termoli, attualmente specializzato nella produzione di motori a scoppio, verrà completamente riconvertito per realizzare le batterie dell’auto elettrica. All’investimento di quasi due miliardi e mezzo contribuirà lo Stato per 370 milioni con cui è stato firmato un memorandum d’intesa il 21 marzo dopo un lungo dialogo. Nella struttura verranno impiegati circa 2.500 operai altamente specializzati. In realtà, il nuovo soggetto che avrà la responsabilità dell’impianto è una joint venture creata nell’agosto del 2020 fra l’ex Psa e l’altro colosso francese TotalEnergies/Saft alle quali si è più recentemente aggiunto anche il gigante tedesco Mercedes-Benz. L’Automotive cells company (Acc) è a controllo paritetico.

Con questa terza realtà industriale, dopo quella francese Billy-Berclau/Douvrin e quella tedesca di Kaiserslautern, la capacità di Acc crescerà ancora. Inizialmente le fabbriche dovevano produrre ciascuna 24 GWh, oggi portata a 40 GWh per un totale di 120 GWh entro il 2030. Carlos Tavares, il ceo di Stellantis, ha ribadito i target del piano “Dare Forward” presentato lo scorso primo marzo. Il gruppo transatlantico alla fine del decennio produrrà 5 milioni di veicoli “zero emission” che copriranno il 100% della necessità europea e il 50% di quella nord americana. A quell’epoca l’azienda avrà bisogno di 400 GWh e la capacità degli accumulatori è stata aumentata con la pianificazione di 5 gigafactory (due in Nord America) e contratti con altri fornitori.

«Questo investimento garantirà il futuro della grande comunità di Termoli - ha dichiarato il ceo - Acc si propone come leader continentale del settore e, grazie alla collaborazione con il ministero dello Sviluppo, consentirà all’Italia di accompagnare la trasformazione di Stellantis in un’azienda di tecnologie dedicate alla mobilità sostenibile». Yann Vincent, ceo di Acc, ha commentato: «L’arrivo di Mercedes porta fiducia nella nostra tabella di marcia tecnologica e nella competitività dei nostri prodotti». Il manager ha sottolineato che, dopo solo 18 mesi di vita, l’azienda è sulla buona strada, con il suo centro di R&S a Bordeaux e il suo sito pilota a Nersac già operativi.

Stellantis, contemporaneamente, ha annunciato la costruzione anche della prima gigafactory americana che richiederà un investimento di 4 miliardi di dollari e verrà realizzata in collaborazione con gli specialisti coreani di Lg. L’impianto sorgerà a Windsor, in Ontario, nel Sud del Canada, al confine con gli Usa. La fabbrica, che dovrebbe essere operativa nel 2024, sarà simile a quelle europee, avrà una capacità di 45 GWh e una forza lavoro di 2.500 unità. Per l’Italia c’è la speranza di andare avanti sulla tecnologia delle batterie delle auto elettriche.

A Termoli verranno prodotte le celle degli accumulatori che saranno progettate e sviluppate in Francia, sede privilegiata di Acc. Il ceo del gruppo Audi, Markus Duesmann, alla recente conferenza dei risultati finanziari, ha affermato che Wolfsburg non ha ancora deciso la sede di tutte le gigafactory europee e il nostro paese non è ancora escluso che ne possa ospitare una. I tedeschi delle fabbriche di Lamborghini e Ducati di loro proprietà sono molto orgogliosi. 

Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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