Statali, ritorno in ufficio da lunedì. È rinvio sulle spiagge. ​Recovery a Bruxelles

Venerdì 30 Aprile 2021 di Andrea Bassi
Statali, ritorno in ufficio. È rinvio sulle spiagge. Recovery a Bruxelles
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All’appuntamento con la Commissione europea, l’Italia è stata puntuale. Anzi. Il governo italiano sarà tra i primi a consegnare il Recovery Plan a Bruxelles. Il documento sarà spedito oggi. In perfetto orario sulla tabella di marcia. La prima conseguenza pratica di rilievo, è che se non ci saranno intoppi, entro la fine dell’estate arriveranno nelle casse del Tesoro i primi 23 miliardi di euro. L’anticipo del 13 per cento sui 191 e passa miliardi della linea principale del programma europeo, che nel complesso, tra fondi nazionali e altri fondi europei, vale per Roma 248 miliardi. Ieri il consiglio dei ministri ha dato il via libera al documento presentato da Mario Draghi ed esaminato dal Parlamento a inizio settimana.

Quella dei ministri, insomma, è stata solo una presa d’atto. In realtà ieri c’è stato un “doppio” Consiglio dei ministri: il Recovery e il fondo nazionale da 30 miliardi per le opere «complementari», sono stati infatti approvati nel pomeriggio. 

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La mattina il governo ha esaminato, ed approvato, un altro decreto legge: quello sulle proroghe. Un testo nel quale a fare la parte del leone è stata la questione dello smart working dei dipendenti pubblici. Qui le novità non sono poche.  Il provvedimento voluto da Renato Brunetta elimina da subito l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di tenere in lavoro agile almeno il 50 per cento dei dipendenti. Questo significa che dal giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta del provvedimento (probabilmente lunedì 3 maggio), i capi degli uffici potranno richiamare al lavoro in presenza tutti i dipendenti di cui riterranno di aver bisogno. Il “ritorno in ufficio” è stato salutato con «soddisfazione» dallo stesso Brunetta. «La Pa - ha spiegato - torna alla normalità, a dare precedenza alle famiglie e alle imprese uscendo dai vincoli della pandemia». Tale decisione, hanno fatto sapere dal ministero della Pubblica amministrazione, è stata presa in pieno accordo con il Cts, il Comitato tecnico scientifico. 

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LE REGOLE

Il rientro in ufficio, insomma, dovrà avvenire in sicurezza, con il rispetto delle distanze e con tutti i dispositivi di protezione individuale. Lo smart working potrà comunque essere concesso fino alla fine di quest’anno, in modalità semplificata. Però, per poterlo concedere, i dirigenti dovranno garantire che l’erogazione dei servizi avvenga con «regolarità ed efficienza», nonché «nel rigoroso rispetto dei tempi». Anche sul lavoro agile a regime ci sono delle novità. Le amministrazioni, prevede la legge attuale, devono preparare i cosiddetti Pola, i piano organizzativi del lavoro agile. I Pola devono dire quali attività possono essere svolte da remoto e quali no. Il 60% del personale che svolge quelle “smartabili” deve lavorare da remoto. Questa percentuale nel decreto approvato ieri viene ridotta al 15%. Non solo. Nel prossimo decreto sulle semplificazioni, potrebbero arrivare nuove modifiche. I Pola dovrebbero cambiare nome ed essere trasformati in piani di “reingegnerizzazione” delle procedure di erogazione dei servizi dei singoli uffici e la percentuale minima del 15% potrebbe alla fine sparire. 

LE QUESTIONI APERTE

Nel consiglio di ieri invece non si è discusso della proroga della concessione per le spiagge e gli ambulanti. La durata delle concessioni è stata prorogata fino al 2033 con la Legge di Bilancio 2018 e poi confermata con i Decreti Rilancio e Agosto. L’estensione è stata messa però in discussione dalla Commissione Europea con una lettera di messa in mora dell’Italia mentre decine di migliaia di imprese balneari sono ancora in attesa della proroga per effetto di sentenze dei Tar. Sul tavolo ci sarebbe l’ipotesi di una norma-ponte da applicare durante la pandemia. Ma i concessionari delle spiagge e gli ambulanti chiedono una norma interpretativa della proroga al 2033 che faccia superare in via definitiva i problemi di interpretazione sollevati dai Tar. La questione potrebbe essere affrontata nella legge sulla concorrenza annunciata dal Recovery. 

Il decreto ha infine prorogato fino a fine anno il rafforzamento dei poteri speciali anti-scalata, i cosiddetti golden power, introdotto per fronteggiare i rischi di assalti a campioni nazionali durante la pandemia approfittando della crisi economica. 

 

Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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