Statali, smart working anche a orario fisso e negli scatti entra il titolo di studio

Nel contratto previste due modalità di lavoro agile. Chi userà quella "a ore" avrò buoni pasto e straordinari. Nelle progressioni economiche riservate ai dirigenti oltre alla valutazione entrano anzianità e formazione

Mercoledì 13 Ottobre 2021 di Andrea Bassi
Statali, smart working anche a orario fisso e negli scatti entra il titolo di studio

Per gli statali si prospetta una doppia via per il lavoro agile. Le amministrazioni potranno organizzarlo per «obiettivi» oppure «per orario». È questa la principale novità emersa dal tavolo di confronto tra l'Aran, l'agenzia governativa che tratta il rinnovo del contratto, e i sindacati. Ieri il presidente dell'Aran, Antonio Naddeo, non ha fornito testi scritti, ma ha comunque spiegato nel dettaglio quelle che sono le modifiche che intende apportare all'ultima bozza di contratto discussa con le organizzazioni sindacali. Come detto, oltre al lavoro agile organizzato per obiettivi e che prevede la divisione della giornata lavorativa in fasce orarie (operatività, contattabilità e disconnessione), sarà introdotta anche un nuovo tipo di smart working organizzato ad orario.

In pratica i dipendenti lavoreranno da casa come se fossero in ufficio, con un periodo fisso di lavoro (per esempio dalle 8 alle 17). Questa modalità tuttavia, sarà differenziata dal tradizionale telelavoro già disciplinato dalle norme.

Statali, il meccanismo

I dipendenti pubblici che utilizzeranno questa modalità di lavoro agile dovrebbero vedersi riconosciuti tutti gli istituti tipici del lavoro in presenza, dagli straordinari fino ai buoni pasto. Nel caso invece del lavoro agile per obiettivi, l'ipotesi è quella di una nuova indennità omnicomprensiva dei costi sostenuti dal lavoratore per il lavoro da remoto. Anche lo smart working per obiettivi potrebbe essere ripensato rispetto alle indicazioni emerse nelle bozze discusse nelle settimane scorse con i sindacati. Le tre fasce potrebbero essere ridotte a due. Il tema al centro della discussione è soprattutto quello della disconnessione. I sindacati hanno infatti contestato che le fasce di operatività (quella in cui il dipendente non deve solo essere reperibile, ma anche immediatamente operativo) e quella di contattabilità (fascia nella quale il lavoratore può ricevere istruzioni tramite mail o telefono senza dover garantire una immediata operatività), rischiavano di superare il normale orario di lavoro.

Dunque da tre le fasce potrebbero essere ridotte solo a due: contattabilità e disconnessione.
Un altro tema sul quale ieri si sono fatti sostanziali passi avanti, è quello delle progressioni economiche. Si tratta in pratica, dei nuovi scatti, aumenti stipendiali ai quali non è legato il conferimento di una mansione superiore. Le precedenti bozze prevedevano che questi aumenti stipendiali (chiamati differenziali stipendiali), fossero legati esclusivamente al merito. Verranno inseriti dei correttivi. La parte consistente della valutazione rimarrà legata alla valutazione individuale del lavoratore, ma nella contrattazione integrativa le amministrazioni potranno introdurre altri elementi, come i titoli di studio posseduti e l'anzianità maturata.

Il confronto


Il prossimo confronto tra l'Aran e i sindacati è stato aggiornato a martedì della settimana entrante, quando Naddeo dovrebbe presentare un nuovo testo in vista di una possibile intesa.

 

Ultimo aggiornamento: 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA