Statali, aumenti stipendio fino a 65 euro con il taglio del cuneo per 2 milioni di lavoratori: ecco a chi spettano

Il maggior numero di beneficiari concentrato tra insegnanti e infermieri

Mercoledì 3 Maggio 2023 di Andrea Bassi
Statali, aumenti stipendio fino a 65 euro con il taglio del cuneo per 2 milioni di lavoratori

Il taglio dei contributi deciso dal governo nel consiglio dei ministri del primo maggio, avrà un impatto positivo sulle buste paga di oltre due milioni di dipendenti pubblici. Gli aumenti netti mensili oscilleranno da 48 euro netti al mese a quasi 65 a seconda della categoria di lavoratori interessata.

Le stime emergono da un incrocio delle retribuzioni medie dei dipendenti pubblici pubblicate dalla Ragioneria generale dello Stato nel conto annuale del Tesoro, e la manovra di riduzione del cuneo contributivo di altri quattro punti percentuali per le retribuzioni fino a 35 mila euro lordi annui.

Ad effettuare le simulazioni è stato il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Commercialisti.

Le categorie

A ricevere gli aumenti nei quattro comparti del Pubblico impiego (funzioni centrali, funzioni locali, sanità e istruzione) saranno poco più di 2,2 milioni di dipendenti. Nei ministeri a ricevere gli aumenti saranno soprattutto i lavoratori della prima e della seconda area, ossia quelli che oggi si chiamano gli “operatori” (come per esempio gli uscieri) e gli “assistenti” (per esempio i lavoratori degli sportelli). Per i primi, a fronte di una retribuzione media annua di 24.980 euro, l’aumento netto mensile sarà di 54,8 euro, che si aggiungeranno ai circa 41 euro del precedente taglio del cuneo per un totale di 95,9 euro. 


Per i secondi, che mediamente guadagnano 29.258 euro l’anno, l’aumento netto mensile grazie al taglio di quattro punti dei contributi, sarà di 61,6 euro. Anche in questo caso la cifra va sommata con il taglio attualmente in vigore (che per i redditi compresi tra 25 e 35 mila euro è di 2 punti), per cui il beneficio netto mensile grazie alla riduzione dei contributi è di poco più di 93 euro. Nelle Agenzie fiscali, come quella delle Entrate, dove le retribuzioni medie sono più elevate, la riduzione del cuneo contributivo beneficerà poche centinaia di dipendenti, quelli della “prima area”. 

I conteggi

Per questi comunque, l’aumento netto mensile in busta paga sarà di 64 euro. In realtà il grosso del personale pubblico che otterrà gli aumenti è concentralo nella scuola e nella sanità. Saranno insomma, insegnanti e infermieri i principali beneficiari del taglio del cuneo contributivo. Nella scuola la retribuzione media di oltre 1,17 milioni di insegnanti è di 29.834 euro. Per loro l’aumento netto mensile sarà di 58,5 euro e si sommerà ai 32,7 euro della decontribuzione già in vigore. Il beneficio complessivo, dunque, sarà di 91,2 euro. Per circa 530 mila dipendenti della sanità, che in media hanno una retribuzione di 31.623 euro, l’aumento netto mensile sarà di 59,4 euro. Somma che, anche in questo caso, si aggiunge a quella già percepita grazie alla decontribuzione di 2 punti già in vigore e che porta l’aumento netto totale in busta paga fino a 89,1 euro al mese. 

Inps e Inail

Il beneficio economico maggiore, invece, spetta ai dipendenti degli enti pubblici non economici, come l’Inps e l’Inail, dove le retribuzione medie sono più elevate (ma comunque inferiori ai 35 mila euro che danno diritto allo sconto sui contributi). In questo caso, a fronte di una retribuzione media di 34.573 euro lordi annui, l’aumento netto mensile delle buste paga sarà di 64,9 euro. Cifra che, ancora una volta, va sommata alla decontribuzione già in vigore e che porta il beneficio netto mensile fino a 97,4 euro netti mensili. 
Lo sconto sui contributi rimarrà in vigore per 6 mesi e non comprenderà la tredicesima mensilità. A dicembre del prossimo anno, il governo dovrà trovare le risorse (serviranno 10 miliardi di euro) per confermarlo anche nel 2024. In caso contrario dalla mensilità di gennaio tutti i dipendenti, pubblici e privati, si troveranno ad avere buste paga più leggere. 
 

Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 19:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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