Statali, cacciatori di teste per assumere i supermanager esterni per la Pa

Domenica 1 Agosto 2021 di Luca Cifoni
Statali, cacciatori di teste per assumere i supermanager esterni per la Pa

La pubblica amministrazione potrà ricorrere ai cacciatori di teste per selezionare una quota dei propri alti dirigenti. Questi manager, che avranno contratti a tempo determinato di tre anni, non dovranno passare per un concorso tradizionale ma saranno valutati da una commissione indipendente che potrà essere composta «anche da membri esterni». La novità inserita nel cosiddetto Decreto reclutamento tramite un emendamento parlamentare è stata poi confermata nel maxi-emendamento governativo sul quale è stata votata la fiducia al Senato. Il provvedimento nel suo complesso passa ora alla Camera per il via libera definitivo.

Nel dettaglio, viene modificato il decreto legislativo 165 del 2001, ovvero il testo che disciplina tutto il pubblico impiego.

Il punto in questione è l’accesso alla qualifica di dirigente di prima fascia, ovvero la figura che ha la responsabilità di uffici come dipartimenti o direzioni generali. Attualmente è già prevista la possibilità di ricorrere a contratti di diritto privato di durata triennale. La norma appena votata a Palazzo Madama modifica però in modo rilevante le regole in vigore, prevedendo un nuovo meccanismo «nei casi in cui le amministrazioni valutino che la posizione da ricoprire richieda specifica esperienza, peculiare professionalità e attitudini manageriali». In queste circostanze può essere svolta la normale procedura di interpello, ovvero la ricerca del candidato all’interno della stessa pubblica amministrazione. Ma se poi l’esito è «insoddisfacente» allora l’attribuzione dell’incarico (sempre con contratto di diritto privato per un massimo di tre anni) «può avvenire attraverso il coinvolgimento di primarie società di selezione di personale dirigenziale e la successiva valutazione delle candidature proposte da parte di una commissione indipendente composta anche da membri esterni». 

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Niente oneri

Viene poi specificato che la stessa commissione dovrà lavorare sostanzialmente in modo gratuito, visto che sono specificamente esclusi «maggiori oneri per la finanza pubblica». È importante notare che la nuova modalità di reclutamento dei supermanager passa sì per il decreto che ha previsto nuove assunzioni e rivisto le procedure in vista di una fase straordinaria come quella di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma non è in nessun modo limitata a questa finalità e dunque viene inserita nell’ordinamento con una valenza generale. E non avrà vincoli numerici diretti, in quanto viene chiarito che in questa specifica situazione non si applicano i limiti percentuali previsti dall’articolo 19 comma 6 dello stesso decreto legislativo del 2001: ovvero quello che regola l’immissione di figure esterne nella dirigenza. Nel caso dei dirigenti di prima fascia c’è un tetto posto al 10 per cento del totale, di cui però non si tiene conto nel caso di dirigenti selezionati dagli head hunter. Un paletto è stato però inserito nella stesura del maxi-emendamento, rispetto al testo approvato in commissione: viene specificato che l’applicazione della nuova disposizione «non deve determinare posizioni sovrannumerarie». Ovvero sostanzialmente creare degli esuberi nei ruoli della dirigenza: una precauzione la cui portata applicativa dovrà essere con tutta probabilità chiarita.

Intanto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il bando di concorso pubblico per l’assunzione di 120 ingegneri e geologi a tempo pieno e indeterminato da inquadrare nell’organico del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, nelle sedi centrali e periferiche. Il ministro Giovannini ha chiarito che i nuovi assunti lavoreranno sui progetti del Pnrr, nei provveditorati e nelle motorizzazioni. Aggiungendo che si conta di chiudere il concorso (a cui ne seguiranno altri) entro l’anno, grazie proprio alle nuove procedure di reclutamento definite dal governo.
 

Ultimo aggiornamento: 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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