Spid, cosa cambia? Tridico: «Non sarà abbandonato». Ma si va verso l'identità digitale unica europea

Il ministro Zangrillo: «Stiamo lavorando, ma questo non significa che dobbiamo abbandonare gli strumenti che abbiamo che sono potenti»

Mercoledì 8 Marzo 2023
Spid, cosa cambia? Tridico: «Non sarà abbandonato». Ma si va verso l'identità digitale unica europea

Lo Spid non sarà accantonato. Ad affermarlo è Pasquale Tridico, presidente dell'Inps, a SkyTg24 Economia: «Non credo che verrà superato. Noi oggi abbiamo oltre 32 milioni di Spid, i nostri servizi prevalentemente sono accessibili attraverso lo Spid.

Abbiamo recentemente aperto un grande portale che consente attraverso lo Spid ogni giorno di far accedere 2,5 milioni di persone».

«Invece penso che la digitalizzazione sarà sempre di più il futuro», ha aggiunto. «Siamo entrati ormai in una dimensione in cui la maggior parte delle persone da casa preferisce con un clic avere la prestazione. Un paese modernizzato passa attraverso la P.A. efficiente e modernizzata».

Zangrillo: «In futuro avremo identità digitale europea»

In futuro, però, avremo un'identità digitale valida a livello europeo. Lo ha ribadito il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, nel corso di un convegno sui 18 anni di Cad, il Codice per l'amministrazione digitale: «C'è un grande dibattito - ha detto - sull'identità digitale. C'è chi dice che Spid è troppo complesso per l'accesso, c'è chi dice che c'è una duplicazione tra Spid e Cie. Se devo fare un ragionamento in prospettiva è evidente che l'ambizione è quella di andare a un certo punto verso uno strumento di identità digitale che vada al di là dei confini nazionali. Stiamo lavorando, ma questo non significa che dobbiamo abbandonare gli strumenti che abbiamo che sono potenti. Dobbiamo fare passo dopo passo. L'innovazione ci costringe a pensare al futuro potrebbe esserci un'identità digitale che ci consenta di poter agire e vivere anche nel contesto europeo».

Ultimo aggiornamento: 23:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA