EssiLux punta sugli smart glasses, Milleri: «Nuova sfida per il gruppo. Andiamo avanti nel solco di Del Vecchio»

L’ad: «I giovani e l’innovazione sono le nostre priorità»

Mercoledì 20 Luglio 2022 di Jacopo Orsini
EssiLux punta sugli smart glasses, Milleri: «Nuova sfida per il gruppo. Andiamo avanti nel solco di Del Vecchio»

Un centro di ricerca per progettare gli occhiali del futuro. È il progetto lanciato ieri da EssilorLuxottica, il colosso nato dalla fusione di Luxottica con la francese Essilux, e dal Politecnico di Milano.

Si chiamerà “Smart eyewear Lab” e sorgerà all’interno del futuro Parco dei Gasometri, nell’area di Bovisa a nord di Milano. Il centro ospiterà attività di ricerca e sviluppo per la prossima generazione di occhiali connessi, integrando tecnologie digitali con bioingegneria, fisica della materia e intelligenza artificiale. Il progetto prevede un investimento di oltre 50 milioni di euro e l’impiego di oltre 100 ricercatori. 

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«L’Italia e l’Europa hanno bisogno di imprese con questo coraggio», che invece «ci mancano», ha detto alla presentazione dell’accordo il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, sottolineando che il progetto del nuovo laboratorio rappresenta «la celebrazione del partnenariato pubblico-privato, quello buono».. 
«Stiamo mettendo la prima pietra digitale di qualcosa di molto importante. C’è il rimpianto di non avere qui il nostro presidente Leonardo Del Vecchio perché parliamo dei temi a cui era più affezionato: innovazione, digitale tecnologia e cambiamento», sono state le parole del presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica, Franceso Milleri, alla prima uscita pubblica dopo la scomparsa, lo scorso 27 giugno, del fondatore. «Siamo qui a parlare dei giovani, del futuro, non solo del nostro gruppo ma del paese», ha continuato Milleri, che ha citato ancora Del Vecchio: «Puntare sui giovani perché possano guidare il futuro».

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Le tecnologie

Il nuovo laboratorio arriva otto anni dopo l’accordo siglato con Google e a due anni di distanza dall’annuncio di una collaborazione con Facebook per sviluppare la prossima generazione di smart glasses. EssilorLuxottica insieme al Politecnico di Milano, ha affermato Milleri, «inizia a mettere le basi per un centro di ricerca che si focalizzerà sulle tecnologie di base. Componenti che abiliteranno qualcosa di nuovo: a noi piace chiamarli smart glasses per ricordare il mondo da cui veniamo. Ma saranno qualcosa di molto di più e di diverso». Si prepara un futuro di occhiali connessi e intelligenti, capaci di reagire in modo diverso in base a dove viene orientato lo sguardo. «Stiamo investendo per portare l’elettronica nel mondo dell’occhialeria per farlo crescere e competere nello scenario futuro», ha spiegato Milleri. «È una sfida che può cambiare il nostro gruppo, il Paese e può contribuire a cambiare il mondo», ha aggiunto il manager. I nuovi smart glasses «saranno un ponte verso un mondo che ancora facciamo fatica a comprendere fino in fondo: il Metaverso, la realtà aumentata, qualcosa che stiamo immaginando ma pochissimi conoscono fino in fondo».

 

Il mercato

Milleri ha poi parlato del futuro della società: «Noi continueremo a crescere», ha assicurato senza escludere anche nuove acquisizioni. «Le basi del futuro sono tracciate» e l’impostazione è quella definita «negli ultimi otto anni». «EssilorLuxottica è un gruppo internazionale, fatto di giovani», una «multinazionale aperta che ha due paesi che la compongono, Italia e Francia». Quindi ha aggiunto: «Siamo leader assoluto nel nostro mercato e abbiamo ereditato dal nostro presidente questo approccio di guardare prima ai nostri consumatori, clienti e partner». 
Infine, il presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica si è unito al coro di quanti chiedono stabilità al governo e una visione di lungo periodo alla politica. «Noi abbiamo bisogno di stabilità come tutte le aziende. Abbiamo un ottimo rapporto con il governo che non ci ha mai fatto mancare il suo supporto - ha osservato Milleri - Non siamo mai entrati in ragionamenti politici ma chiediamo stabilità e di progettare un futuro insieme che va al di là della politica. Speriamo che la politica cominci a capire che l’orizzonte di un Paese non è una legislatura, ma è decisamente più ampio».

Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 09:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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