Reddito di infanzia e assegno di gioventù, la proposta Fdi: 400 euro al mese fino ai 6 anni dei figli. Ecco a chi spetterebbe

Martedì 30 Maggio 2023
Reddito di infanzia e assegno di gioventù: cosa prevedono le misure proposte da FdI

Reddito di infanzia e assegno di gioventù. Sono forme di sostegno alla natalità e ai giovani proposte da Fratelli d'Italia. Si tratta in particolare di una proposta di legge depositata alla Camera da Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera dei deputati. "Disposizioni per la promozione della natalità, il sostegno delle famiglie e del lavoro femminile e la sicurezza in ambito scolastico, nonché deleghe al Governo in materia di gratuità dei servizi educativi e delle scuole per l’infanzia e di revisione del trattamento tributario del reddito familiare", così si chiama la pdl che è stata assegnata alla Commissione Affari sociali in sede Referente lo scorso 26 maggio 2023. Vediamo cosa prevede.

Reddito per l'infanzia

La legge, se fosse approvata, istituirebbe il reddito per l’infanzia che consiste nell’erogazione di un assegno di 400 euro al mese per i primi sei anni di vita per ogni figlio minore a carico (28mila euro per ogni figlio) per le coppie con un reddito fino a 90.000 euro annui, maggiorato in caso di particolari situazioni familiari, quali la presenza di figli con disabilità (+100%) o di un nucleo familiare monogenitoriale (+60%).

Nel testo si legge che queste misure sono volte anche a scoraggiare il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza.

Scuola, lavoro e pensioni: così il Paese rischia il futuro, tra 10 anni 125 mila cattedre in meno

Reddito per la gioventù

In parallelo si darebbe il via libera al Reddito per la gioventù. Si tratta di un sussidio che prevede l’erogazione di un assegno familiare di 250 euro al mese per ciascun figlio dai 7 anni fino al compimento del venticinquesimo anno di età, quale misura di sostegno allo studio. Il requisito fondamentale è che i figli continuino gli studi.

 Asili nido

La proposta di legge vuole «assicurare la gratuità dell’accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia, erogati nell’ambito del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni, indipendentemente dal reddito del nucleo familiare». In che modo? 

Attraverso l' adeguamento annuale del numero dei posti disponibili negli asili niso e nelle scuole dell’infanzia; estensione dell' orario prolungato fino alle ore 19,30; apertura di nidi e scuole dell’infanzia aperti anche nei mesi di luglio e di agosto e infine attraverso l'istituzione di asili nido familiari basati sul modello tedesco della tagesmutter.

Tasse

Viene auspicata inoltre la revisione del trattamento tributario del reddito familiare. Il riferimento è al quoziente famigliare. Cos'è e perché può rilanciare la natalità.  Si interviene anche sul numero di giorni riconosciuti per il congedo di maternità (oggi è di 5 mesi) e per il congedo parentale, in prosecuzione quindi di quanto già fatto dal governo con la legge di Bilancio 2023, quando per il congedo parentale è stato previsto un mese retribuito all’80% anziché al 30%. Previste, infine, detrazioni per le spese che i neogenitori, entro 24 mesi successivi alla data del parto, sostengono per “consulenza psicologica e di psicoterapia individuale o di coppia”. 

Ultimo aggiornamento: 12:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci