Reddito di cittadinanza, nuovi aggiornamenti: è ancora in fase di valutazione da parte di governo e maggioranza l'ulteriore stretta in manovra, con la riduzione da otto a sette mensilità di sussidio nel 2023.
Sul Reddito di cittadinanza «è giusto verificare come vengono impiegate le risorse: nei primi 10 mesi del 2022 circa 300mila domande sono state rifiutate, di queste circa 250mila erano di soggetti non residenti in Italia o che non hanno prodotto autocertificazioni veritiere. Il sostegno va a chi ne ha bisogno, a chi ne ha diritto». Lo ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, in un videomessaggio alla festa per i 10 anni di Fratelli d'Italia.
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Sul Reddito comunque «non vogliamo intervenire con l'accetta, ma trovare le soluzioni concrete per far sì che chi è in condizione di lavorare, con ausili come formazione, riqualificazione e orientamento qualificato, lo possa fare nel tempo. Per questo l'intervento parla di una prosecuzione per 8 mesi del Reddito per gli occupabili e poi di percorsi di inserimento lavorativo», dice ancora sottolineando che bisogna «incentivare il connubio pubblico-privato facendo sì che anche i soggetti privati possano aiutarci a collocare quante più persone possibili».
Oggi sono 1,1 milioni i nuclei familiari che percepiscono il Reddito di cittadinanza, di cui 660mila sono i soggetti occupabili, ha ricordato la ministra aggiungendo che «il governo ha voluto essere ancora più lungimirante, mettere in protezione un numero di soggetti superiore e in questo momento la platea a cui guardiamo è inferiore ai 660 mila occupabili». Per gli altri ha rimarcato che «lavoreremo per indidivuare un nuovo strumento di assistenza e lotta alla povertà per i soggetti in difficoltà e che non sono occupabili». Calderone ha anche ribadito l'obiettivo che «i giovani ci possano eventualmente rimproverare se non mettiamo in campo tutte le strategie necessarie per un lavoro dignitoso e non ci rimproverino invece perché gli paghiamo il sussidio a vita».
IL MESTIERE - Il Reddito di cittadinanza? «Abbiamo detto che dobbiamo rivederlo, ci siamo espressi in questi termini: abolizione per una fascia, per chi può lavorare; per chi non può lavorare è necessario che lo Stato continui a dare un sostegno». Lo ha detto Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, a margine della festa per il decennale di Fdi in Piazza del Popolo. Secondo l'ex governatore della Regione siciliana «bisogna rivedere anche la politica del welfare, rivalorizzare il lavoro manuale. A un ragazzo - spiega - devi insegnare un mestiere altrimenti gli togli il diritto a progettare il futuro».