Figli inesistenti, coniugi dimenticati, case occultate e persino una Ferrari.
I BENEFICI BLOCCATI
Sono 22mila le persone denunciate dal 1 gennaio 2020 ai primi otto mesi del 2021 dalla Guardia di finanza. Oltre ai 127 milioni di euro indebitamente percepiti da cittadini che non avevano diritto al reddito di cittadinanza, i militari hanno sventato altre posizioni che avrebbero comportato l’esborso di ulteriori 90 milioni. Si tratta dei benefici che sono stati bloccati, prima dell’erogazione perché richiesti da persone che non ne avevano diritto. Anche tra gli irregolari individuati dalle Fiamme gialle ci sono condannati in via definitiva per mafia, evasori totali proprietari di ville e auto di lusso.
Negli ultimi cinque mesi il comando interregionale dei carabinieri ha verificato che il 12% dei 38.450 nuclei familiari controllati si trovava in una posizione irregolare. Gli accertamenti a campione hanno riguardato in tutto 87.198 nuclei familiari: in 1.338 erano già noti alle forze di polizia, mentre in 90 erano stati condannati con sentenza definitiva per reati di tipo associativo.
In base ai dati Inps, nel 2020, i nuclei familiari che hanno percepito il reddito o la pensione di cittadinanza (che è un’integrazione alla pensione minima e viene erogata con le stesse modalità e regole del Reddito di cittadinanza) sono stati 1,6 milioni, per un totale di 3,7 milioni di persone coinvolte. Nei primi nove mesi del 2021, i nuclei beneficiari di almeno una mensilità sono saliti a 1,7 milioni per un totale di 3,8 milioni di persone coinvolte. L’importo medio mensile erogato è crescente nel tempo: complessivamente è aumentato dell’11 per cento, passando da 492 euro pagati nell’anno 2019 a 547 euro erogati nell’anno 2021. Con una differenza tra Sud, Isole e Nord di poco superiore a 100 euro al mese.
LE REVOCHE
Sempre l’Inps ha calcolato che, nei primi nove mesi del 2021, è stato revocato il beneficio a 90mila nuclei familiari, mentre nell’intero anno 2020 erano stati 26mila. La motivazione più frequente è proprio quella legata agli accertamenti e alla verifica della mancanza dei requisiti. Nei primi nove mesi del 2021, invece, sono decaduti dal diritto 244mila nuclei, erano stati 259 mila nell’intero anno 2020 e 80mila tra aprile e dicembre 2019. La causa più frequente è legata alla variazione del reddito, che ha superato la soglia prevista. Ma, in alcuni casi, anche il cambiamento della composizione del nucleo familiare. E la regione che si attesta in cima alla classifica è la Lombardia, con 27.949 revoche nel triennio 2019-21.
GLI IMPORTI
L’importo medio erogato dallo Stato varia sensibilmente in base ai componenti del nucleo familiare: si va da un minimo di 446 euro, per le persone sole, ad un massimo di 702 euro, per i nuclei con cinque componenti. La regione con il maggior numero di famiglie che hanno ottenuto il contributo statale è la Campania, con il 21 per cento delle prestazioni erogate. È la regione dove i carabinieri hanno individuato in soli cinque mesi 2.806 posizioni irregolari, a fronte di 245.611 nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza, con un’incidenza del 29,9 per cento sui controlli, truffe per 10 milioni di euro, di cui 5 milioni erogati tra Napoli e provincia, il resto suddiviso tra gli altri comuni. La seconda regione in classifica nelle erogazioni è la Sicilia (18%) seguita da Lazio (10 per cento) e Puglia (9 per cento).