Reddito di cittadinanza, sottratti allo Stato 174 milioni in due anni

Giovedì 4 Novembre 2021 di Valentina Errante
Reddito di cittadinanza, sottratti allo Stato 174 milioni in due anni

Figli inesistenti, coniugi dimenticati, case occultate e persino una Ferrari.

Ma nel lungo elenco dei soggetti che hanno ottenuto e incassato, senza averne diritto, il reddito di cittadinanza ci sono anche criminali. Cinque mesi di verifiche a campione sono bastati ai carabinieri del Comando interregionale “Ogaden” per scoprire che in Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata, 4.839 persone percepivano i contributi destinati alle persone in difficoltà grazie a false dichiarazioni. E alcuni avevano entrate o patrimoni superiori ai 100mila euro annui. Da maggio ad agosto 2021, secondo le indagini dei carabinieri, limitate a cinque regioni, sono stati rubati allo Stato quasi 20 milioni di euro. I militari hanno calcolato che la somma delle cifre, indebitamente percepite da gennaio 2020 a settembre 2021, ammonta a 47 milioni di euro. Un calcolo sommario, perché le cifre sono molto più alte: la maggior parte dei controlli è stata eseguita dalla Guardia di finanza, che nello stesso periodo (gennaio 2020- agosto 2021) ha individuato erogazioni destinate a chi non ne aveva il diritto, per 127 milioni di euro. E così si raggiunge la cifra monstre di 174 milioni. Ai quali andrebbero, tra l’altro sommati i contributi revocati dopo le verifiche che l’Inps ha fatto in autonomia, riscontrando falsi e posizioni irregolari. Ovviamente si tratta di casi che finiscono all’esame delle procure, con denunce per truffa e falso.

I BENEFICI BLOCCATI

Sono 22mila le persone denunciate dal 1 gennaio 2020 ai primi otto mesi del 2021 dalla Guardia di finanza. Oltre ai 127 milioni di euro indebitamente percepiti da cittadini che non avevano diritto al reddito di cittadinanza, i militari hanno sventato altre posizioni che avrebbero comportato l’esborso di ulteriori 90 milioni. Si tratta dei benefici che sono stati bloccati, prima dell’erogazione perché richiesti da persone che non ne avevano diritto. Anche tra gli irregolari individuati dalle Fiamme gialle ci sono condannati in via definitiva per mafia, evasori totali proprietari di ville e auto di lusso. 
Negli ultimi cinque mesi il comando interregionale dei carabinieri ha verificato che il 12% dei 38.450 nuclei familiari controllati si trovava in una posizione irregolare. Gli accertamenti a campione hanno riguardato in tutto 87.198 nuclei familiari: in 1.338 erano già noti alle forze di polizia, mentre in 90 erano stati condannati con sentenza definitiva per reati di tipo associativo. 
In base ai dati Inps, nel 2020, i nuclei familiari che hanno percepito il reddito o la pensione di cittadinanza (che è un’integrazione alla pensione minima e viene erogata con le stesse modalità e regole del Reddito di cittadinanza) sono stati 1,6 milioni, per un totale di 3,7 milioni di persone coinvolte. Nei primi nove mesi del 2021, i nuclei beneficiari di almeno una mensilità sono saliti a 1,7 milioni per un totale di 3,8 milioni di persone coinvolte. L’importo medio mensile erogato è crescente nel tempo: complessivamente è aumentato dell’11 per cento, passando da 492 euro pagati nell’anno 2019 a 547 euro erogati nell’anno 2021. Con una differenza tra Sud, Isole e Nord di poco superiore a 100 euro al mese.

LE REVOCHE

Sempre l’Inps ha calcolato che, nei primi nove mesi del 2021, è stato revocato il beneficio a 90mila nuclei familiari, mentre nell’intero anno 2020 erano stati 26mila. La motivazione più frequente è proprio quella legata agli accertamenti e alla verifica della mancanza dei requisiti. Nei primi nove mesi del 2021, invece, sono decaduti dal diritto 244mila nuclei, erano stati 259 mila nell’intero anno 2020 e 80mila tra aprile e dicembre 2019. La causa più frequente è legata alla variazione del reddito, che ha superato la soglia prevista. Ma, in alcuni casi, anche il cambiamento della composizione del nucleo familiare. E la regione che si attesta in cima alla classifica è la Lombardia, con 27.949 revoche nel triennio 2019-21.

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GLI IMPORTI

L’importo medio erogato dallo Stato varia sensibilmente in base ai componenti del nucleo familiare: si va da un minimo di 446 euro, per le persone sole, ad un massimo di 702 euro, per i nuclei con cinque componenti. La regione con il maggior numero di famiglie che hanno ottenuto il contributo statale è la Campania, con il 21 per cento delle prestazioni erogate. È la regione dove i carabinieri hanno individuato in soli cinque mesi 2.806 posizioni irregolari, a fronte di 245.611 nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza, con un’incidenza del 29,9 per cento sui controlli, truffe per 10 milioni di euro, di cui 5 milioni erogati tra Napoli e provincia, il resto suddiviso tra gli altri comuni. La seconda regione in classifica nelle erogazioni è la Sicilia (18%) seguita da Lazio (10 per cento) e Puglia (9 per cento).

Ultimo aggiornamento: 11:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA