Pagamento Reddito di cittadinanza aprile: ecco le date della ricarica Inps (e come cambierà)

Dal 1° gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza (Rdc) sarà spacchettato in tre differenti misure. Ovvero la Garanzia per l'inclusione (Gil), la Garanzia per l'attivazione lavorativa (Gal) e la Prestazione di accompagnamento al lavoro (Pal)

Martedì 25 Aprile 2023 di Mario Landi
Pagamento Reddito di cittadinanza ad aprile: ecco le date della ricarica Inps (e come cambierà)

Il Reddito di Cittadinanza (RdC), introdotto con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 come misura di contrasto alla povertà, è un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale.

Qualora tutti i componenti del nucleo familiare abbiano età pari o superiore a 67 anni, oppure se nel nucleo familiare sono presenti anche persone di età inferiore a 67 anni in condizione di disabilità grave o non autosufficienza, assume la denominazione di Pensione di Cittadinanza (PdC).

A chi è rivolto

Il Reddito di Cittadinanza viene erogato ai nuclei familiari che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, risultano in possesso di determinati requisiti economici, di cittadinanza e di residenza.

Il calendario dei pagamenti

Sono attesi quindi i pagamenti del mese di aprile del Reddito di cittadinanza. La prima data in calendario è quella del 15 aprile. È quindi già partita la prima tranche per i percettori che ne hanno fatto richiesta per la prima volta nel corso del mese precedente. Nella stessa data è arrivata anche la card su cui ci sarà la prima ricarica che sarà consegnata da Poste Italiane in uno degli uffici postali. 

La seconda data è invece quella del 27 aprile. In questo caso è destinato a tutti coloro che ne beneficiano da almeno un mese. 

Come cambierà: Gil e Gal

Arrivano importanti indiscrezioni da Palazzo Chigi, sul fronte delle misure di sostegno e lavoratori. Dal 1° gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza (Rdc) sarà spacchettato in tre differenti misure. Ovvero la Garanzia per l'inclusione (Gil), la Garanzia per l'attivazione lavorativa (Gal) e la Prestazione di accompagnamento al lavoro (Pal).

Gil, i requisiti

La prima di queste è la Garanzia per l'inclusione (Gil): verrà riconosciuta ai nuclei familiari al cui interno sia presente un disabile, un minore, un soggetto con almeno 60 anni di età oppure una persona a cui è stato riconosciuto l'assegno per l'invalidità civile. 

Il beneficio previsto dalla Gil sarà di 6mila euro l'anno, vale a dire 500 euro al mese (aggiornato alla scala di equivalenza). Il sussidio potrà essere integrato fino a 3.360 euro (280 euro extra al mese) come contributo affitto. Viene erogato per 18 mesi e dopo un mese di stop riparte per altri 12.

Pal, quanto vale e come fare domanda

Nei confronti dei beneficiari del Rdc, cioé tutti coloro che al momento della scadenza dei 7
mesi di sussidio previsti per quest'anno hanno sottoscritto un patto per il lavoro e sono inseriti in misure di politica attiva, ecco invece la Prestazione di accompagnamento al lavoro (Pal): si può chiedere dal 1° settembre e vale 350 euro al mese. Si stima che l'intervento interessi 213mila persone di 154 mila nuclei familiari, per un esborso complessivo da 276 milioni di euro.

Gal, chi può presentare la richiesta

Stesso valore per la Garanzia per l'attivazione lavorativa (Gal) riconosciuta a soggetti
tra i 18 e i 59 anni in condizione di povertà assoluta, con un valore Isee non superiore a 6mila euro: vi rientrano tutti i nuclei familiari che non hanno i requisiti per accedere alla Gil.

Ultimo aggiornamento: 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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