Reddito di cittadinanza, sale la soglia Isee: l'assegno andrà a più nuclei familiari. Assunzioni a termine, p​iù facile prolungare

Nel testo finale aumenta la platea delle famiglie che non perderanno il sussidio. Contratti a tempo determinato: alle parti sociali la libertà di andare oltre i 12 mesi

Sabato 29 Aprile 2023 di Luca Cifoni
Reddito di cittadinanza, sale la soglia Isee. Più facile prolungare le assunzioni a termine

Contratti a termini più facili, assegno di inclusione al posto del reddito di cittadinanza (ma con soglia di Isee mantenuta a quota 9.360 euro) e misura monetaria per i cosiddetti “occupabili” riservata a chi è all’interno di un percorso di formazione. La messa a punto del decreto Lavoro andrà avanti fino alla mattinata di domani, con Palazzo Chigi e ministero del Lavoro impegnati a smistare i testi che vengono dai vari dicasteri.

Ma la riforma dello strumento voluto a suo tempo dal Movimento Cinque Stelle e il ritocco delle regole del decreto Dignità (che risalgono alla stessa fase storico-politica) sono i punti centrali del provvedimento all’esame dei ministri.

L’assetto

Partendo proprio dai contratti a termine le modifiche rispetto alla legislazione in vigore sono tutto sommato limitate, anche se hanno potenzialmente un impatto di rilievo. Resta l’assetto di fondo in cui il ricorso al rapporto di lavoro a tempo determinato è libero per i primi dodici mesi e poi condizionato per un periodo successivo fino a due anni. Mentre per un rinnovo che arrivi alla soglia dei trentasei mesi (quella massima anche a livello europeo) serve un passaggio presso gli uffici territoriali del ministero del Lavoro.
Il punto è come giustificare il superamento dell’anno. Nel decreto Dignità - che poi era stato derogato in corrispondenza con l’emergenza pandemica - erano previste come condizioni esigenze temporanee ed oggettive estranee all’attività ordinaria delle imprese, oppure esigenze legate a incrementi produttivi significativi e non programmabili. Bisognava insomma dimostrare l’esistenza di un qualche fattore straordinario per il ricorso a lavoratori a termine. Nel nuovo testo questi riferimenti vengono meno e risulta invece potenziato il rinvio alla contrattazione collettiva, con modalità che quindi possono essere anche diverse settore per settore. In assenza di norme specifiche nei contratti collettivi, le «esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva» potranno essere individuate dalle parti, entro il 31 dicembre 2024. 

Si nota un ulteriore ammorbidimento rispetto alla bozza intermedia circolata nelle settimane scorse, che prevedeva in quest’ultimo caso una qualche forma di certificazione esterna, che ora non c’è più. Resta poi possibile la stipula di contratti a termine fino a 24 mesi anche in caso ci sia bisogno di sostituire altri lavoratori.
La nuova forma di sostegno alla povertà si dovrebbe chiamare “Assegno di inclusione”. Di fatto è il terzo nome, con relativa sigla, ad essere ipotizzato: in precedenza si era parlato di “misura di inclusione attiva” (Mia, dicitura che però si riferisce anche a tutti questi strumenti nel loro complesso) e “garanzia per l’inclusione” (Gil). Costante è dunque il riferimento al concetto di “inclusione” ovvero ad un’azione di contrasto alla povertà che passi per l’inserimento lavorativo. In questo senso l’assegno è il primo pezzo, riservato ai nuclei familiari con figli minori, oppure con disabili o ancora con componenti ultrasessantenni. 

L’assegno

Sempre rispetto alla bozza precedente, il criterio di accesso legato all’Isee risale dai 7.200 euro in precedenza ipotizzati ai 9.360 del vecchio Reddito: dunque potranno essere ammesse un po’ di famiglie in più. L’assegno, che vale 500 euro mensili modulabili in base alla situazione familiare, non sarà erogato nel caso in cui un componente del nucleo risulti disoccupato a seguito di dimissioni volontarie.
La prestazione per chi non rientra nei criteri precedenti si chiama invece strumento di attivazione: vale 350 euro mensili e richiederà l’inserimento in un percorso di percorso di formazione.

Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 13:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA