Mia, come sarà il Reddito di cittadinanza 2023? Importi da 375 a 500 euro, le due categorie e l'Isee. Ecco la riforma del governo Meloni

Lunedì 6 Marzo 2023
Reddito di cittadinanza, cosa cambia: importi da 375 a 500 euro, le due categorie e il nuovo Isee. Le riforma e le nuove regole

Il Reddito di cittadinanza cambia. La riforma messa in cantiere dal governo Meloni per rivedere il sussidio è quasi in dirittura d'arrivo. I capisaldi: assegno giù a 500 euro per le famiglie senza "occupabili". Se ci sono, invece, il bonus sarà da 375 euro. La durata del sostegno viene tagliata, con un meccanismo a calare, così come i tetti reddituali per accedervi. Cambierà anche il nome: il nuovo reddito sarà definito «Misura di inclusione attiva» e quindi il nuovo acronimo sarà "Mia".

Verranno coinvolte le agenzie per il lavoro private, che avranno il compito di controllare i furbetti per evitare le truffe che hanno spopolato durante la prima esperienza del reddito di cittadinanza. Non sarà quindi più possibile ricevere il reddito conciliandolo con altri redditi da lavoro. L'obiettivo dichiarato dalla Legge di Bilancio è risparmiare altri 2-3 miliardi oltre al miliardo già tagliato. 

Cos'è la Mia

«È istituita, a decorrere dal 1° settembre 2023, la Misura per l’Inclusione Attiva, di seguito denominata "MIA", quale misura nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di lavoro, di formazione, di istruzione, di politica attiva, nonché di inserimento sociale - si legge nella bozza -. La MIA è una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata alla prova dei mezzi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa, finalizzata all’affrancamento dalla condizione di povertà e all’effettivo inserimento nella società e nel mondo del lavoro». 

Le date

I sette mesi di proroga erano già stati inseriti nella Manovra. La "Mia" scatterà dal primo settembre. 

 

Occupabili e non: come funzionerà

Famiglie povere con occupabili e non. Saranno queste le due platee nelle quali verranno divisi i possibili percettori della "Mia". Le prime sono quelle in cui sono presenti almeno un minorenne, un anziano over 60 o un disabile; le seconde quelle dove non ci sono questi casi ma un soggetto tra i 18 e i 60 anni. Per gli occupabili, l'esecutivo aveva inserito sei mesi di formazione obbligatoria, una offerta di lavoro unica da accettare e l'obbligo di terminare la scuola dell'obbligo per non perdere il sussidio. Ora si prefigura un percorso di sostegno anche per loro, oltre che per chi non è considerato occupabile, ma con dei limiti. Una volta scaduto l'attuale Reddito per 7 mesi nel 2023, potranno presentare la domanda per la Mia, che però sarà inferiore. Probabilmente di 375 euro e per non più di un anno. 

Il nuovo tetto Isee

Saranno più stringenti anche i requisiti Isee per accedere al nuovo Reddito. Nella Mia dovrebbe scendere da 9.360 euro a 7.200 euro, con un taglio di oltre 2mila euro che escluderà parecchi potenziali beneficiari. Potrebbe cambiare anche il requisito della residenza in Italia, che dovrebbe scendere da 10 a 5 anni, che invece al contrario potrebbe allargare la platea. 

La domanda e le agenzie del lavoro

Le domande potranno essere inoltrate per via telematica, ma il sussidio avrà l'ok solo dopo che saranno stati realizzati controlli incrociati sul possesso dei requisiti (reddito, patrimonio, veicoli): i nuclei familiari senza occupabili saranno indirizzati ai Comuni per i percorsi di inclusione sociale mentre gli altri verranno avviati ai centri per l’impiego dove, come condizione per ottenere la Mia, dovranno sottoscrivere un patto personalizzato. Per gli occupabili, la riforma vedrà protagoniste anche le agenzie private: incasseranno un incentivo per ogni persona occupabile che otterrà un contratto, a termine o part-time.

Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 10:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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