Smart working, stop per i genitori di under 14. Proroga solo per i fragili. Come si può ottenere lo stesso?

Il governo va verso la proroga dello smart working per tutti i lavoratori fragili oltre il 30 giugno, anche se bisogna risolvere alcuni problemi di copertura finanziaria. Per gli altri ci sono i singoli accordi individuali tra aziende e dipendenti

Martedì 6 Giugno 2023 di Giacomo Andreoli
Una ragazza lavora al computer in smart working da casa

Il governo Meloni vuole prorogare lo smart working per tutti i lavoratori fragili oltre il 30 giugno, mentre si va verso lo stop del lavoro agile a livello nazionale per i dipendenti che sono genitori e hanno figli con meno di 14 anni. La proroga potrebbe arrivare tramite l'appoggio dell'esecutivo a uno dei vari emendamenti alla Camera e al Senato al decreto Lavoro del 1° maggio: le ipotesi sono di portare la scadenza al 30 settembre o al 31 dicembre di quest'anno.

L’ostacolo da superare per la proroga è quello dei costi. Che non sono bassi. Secondo i conteggi della Ragioneria generale dello Stato servirebbero una trentina di milioni. Nulla da fare, invece, per i genitori lavoratori con figli under 14, per loro come ha spiegato a Il Messaggero il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, non c'è più bisogno, visto che «non siamo più in pandemia».

Ma allora come si fa ad ottenere lo smart working se non si hanno particolari patologie che rendono il lavoro in presenza un pericolo per la propria salute (a partire dal contagio Covid)?

Come si definisce lo smart working

Lo smart working è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro e caratterizzata dall'assenza di vincoli orari o di spazio, con un'organizzazione del lavoro per cicli e obiettivi.

La definizione di smart working, contenuta nella legge n. 81 del 2017, pone l'accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l'accordo individuale e sull'utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).

Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento - economico e normativo - rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. È, quindi, prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali, secondo le modalità illustrate dall'Inail nella circolare n. 48/2017.

Come si ottiene se non si è fragili?

Se da qui al 30 giugno non ci fossero ulteriori interventi legislativi per prorogare la possibilità di ricorrere al lavoro agile per i genitori con figli under 14, quest'ultimi dovrebbero tornare in via generale al lavoro in presenza. O meglio, il ricorso allo smart working verrebbe regolato, come già avviene per gli altri lavoratori, esclusivamente dagli accordi individuali tra azienda (o amministrazione pubblica) e lavoratori, secondo quanto previsto dalla legge 81/2017 e dal Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile.

Quindi per ottenere lo stesso lo smart working bisogna far riferimento a questi accordi che devono indicare i dati del datore di lavoro, del lavoratore, della tipologia di lavoro agile (tempo determinato o indeterminato) e della sua durata. Ovviamente non tutti i lavori possono essere fatti da remoto, motivo per cui solo alcune aziende possono concederlo. Per avere priorità nell'accesso al lavoro agile devono comunque sussistere condizioni di salute/familiari tali da giustificarlo.

Bisogna fare domanda?

La richiesta, quando è il lavoratore a farsene promotore e non è direttamente il datore di lavoro a proporre i giorni di lavoro agile, seguendo l'eventuale accordo aziendale, deve essere accompagnata da una domanda formale. In questo caso bisogna scrivere la motivazione che comprova lo stato di necessità dello smart working, unitamente alla prova (se richiesta).

Quindi bisogna accettare le modalità di svolgimento dello smart working secondo il piano concordato e per il periodo di tempo prestabilito. Infine è necessario avere, anche tramite il supporto aziendale, la strumentazione tecnologica a casa necessaria per svolgere la mansione, garantendo piena reperibilità durante l’orario di servizio con il numero di cellulare aziendale e via email.

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