Price cap gas, arriva la contromossa di Mosca: cosa succede da febbraio

Mercoledì 28 Dicembre 2022
Price cap gas, arriva la contromossa di Mosca: cosa succede da febbraio
(Teleborsa) - La Russia bloccherà le esportazioni di petrolio verso i Paesi che utilizzano il price cap a partire dal primo febbraio: come da attese, con la firma del decreto da parte del Presidente russo Vladimir Putin, è arrivata la contromossa di Mosca. Lo riporta Ria Novosti, spiegando che il documento vieta le consegne se i contratti specificano direttamente o indirettamente un tetto al prezzo.


La risposta di Mosca al price cap è introdotta, recita il decreto, "in relazione alle azioni ostili e contrarie al diritto internazionale degli Stati Uniti, degli Stati stranieri e delle organizzazioni internazionali che vi hanno aderito".

Il divieto di approvvigionamento di petrolio sarà effettivo dal primo febbraio 2023, mentre il governo russo dovrà fissare la data per il divieto di forniture di prodotti petroliferi. Prevista dal decreto anche una clausola che consente a Putin di annullare il divieto in casi speciali.

Intanto, sale ancora l'asticella della tensione tra Russia e Usa. Dichiarazioni rilasciate da "funzionari anonimi" del Pentagono in merito a un "attacco decapitante" contro il Cremlino parlano di una minaccia di tentato omicidio del presidente Vladimir Putin. E' quanto afferma il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un'intervista all'agenzia Tass. "Alcuni 'funzionari anonimi' del Pentagono hanno effettivamente espresso la minaccia di sferrare un 'attacco decapitante' al Cremlino, che in realtà è una minaccia di tentato omicidio del presidente russo", ha detto Lavrov. "Se tali idee sono davvero ponderate da qualcuno, allora questo qualcuno dovrebbe pensare meglio alle possibili conseguenze di tali piani", ha affermato il ministro degli Esteri russo.

"Il corso politico dell'Occidente, che mira alla totale repressione della Russia, è estremamente pericoloso: presenta rischi di uno scontro armato diretto tra potenze nucleari". Ha detto ancora il Ministro degli Esteri russo sottolineando che Mosca ha affermato più volte che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e che "non deve mai essere scatenata". E' l'Occidente invece che - secondo Lavrov - "con speculazioni irresponsabili" afferma "che la Russia sia presumibilmente sull'orlo dell'uso di armi nucleari contro l'Ucraina".
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