Poste: ai nuovi sportelli certificati anagrafici, passaporto e carta d’identità elettronica. Parte la rivoluzione

Mattarella: «Questa iniziativa ha l’intento di superare i divari nel Paese e non privare dei servizi i cittadini»

Martedì 31 Gennaio 2023 di Jacopo Orsini
Poste: ai nuovi sportelli certificati anagrafici, passaporto e carta d identità elettronica. Parte la rivoluzione

Rendere più facile e veloce l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione anche agli italiani che vivono nei piccoli centri. Paesi dove a volte per procurarsi un certificato o un passaporto servono lunghi e scomodi spostamenti. Ieri Poste Italiane ha lanciato alla Nuvola dell’Eur di Roma, davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al premier Giorgia Meloni, a una decina di ministri e a oltre 5 mila sindaci con la fascia tricolore, “Polis”, un progetto per trasformare gli uffici del gruppo in 7.000 Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti in una “Casa dei servizi digitali”, una sorta di sportello unico della Pubblica amministrazione.

Un punto di accesso dove i cittadini, attraverso un totem digitale, potranno ottenere certificati anagrafici e di stato civile, la carta d’identità elettronica, il passaporto, il codice fiscale per i neonati, certificati previdenziali e giudiziari e altri servizi che si aggiungeranno ovviamente a quelli già forniti dalle Poste. Il progetto è finanziato con 800 milioni di euro di fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr e con 400 milioni del gruppo dei recapiti.

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L’ACCESSO

«Il progetto Polis nasce per garantire a 16 milioni di italiani che vivono nei Comuni con meno di 15.000 abitanti pari opportunità di accesso ai molteplici servizi della Pubblica amministrazione, avvicinandoli concretamente allo Stato - ha spiegato l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante -. Polis ha l’ambizione di semplificare la vita di quei cittadini, riducendone al minimo i disagi grazie alle soluzioni digitali di Poste Italiane disponibili nei suoi uffici». «Con Polis vogliamo continuare ad offrire sostegno all’Italia accompagnandone la trasformazione – ha detto la presidente di Poste, Maria Bianca Farina –. Polis si rivolge a comunità che rappresentano la stragrande maggioranza del territorio nazionale, piene di vita, di eccellenze, che nel tempo hanno però perso popolazione, forza e ricchezza. Poste Italiane contribuirà a colmare il forte gap infrastrutturale tra città e piccoli centri offrendo servizi essenziali con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini». «Polis è lo strumento con cui Poste Italiane può confermare la propria missione di azienda di sistema a supporto dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale del Paese», ha aggiunto il condirettore generale, Giuseppe Lasco. 

IL PRESIDIO

«Questo progetto ha l’intento di superare i divari nel nostro Paese», ha rilevato Mattarella, che ha lodato l’impegno «a conservare gli uffici postali» definiti un «elemento di riferimento dell’identità». «È una determinazione che dimostra la possibilità di non seguire la deriva della riduzione dei servizi», ha aggiunto il capo dello Stato. «Per poter migliorare la vita dei cittadini e delle imprese abbiamo bisogno non solo di meno burocrazia, ma anche di buona burocrazia. E possiamo dire che in questo caso si è agito bene in tutti e due i sensi», sono state le parole del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Il piano, ha sottolineato il titolare delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, pone rimedio alla «insufficiente capillarità degli uffici della Pubblica amministrazione». È una risposta anche «alla vera emergenza dello spopolamento» dei piccoli Comuni. «Credo che abbia fatto bene Poste - ha proseguito Urso - a identificare questo progetto con uno slogan in cui anche il Governo vuole riconoscersi: dai piccoli centri si fa grande l’Italia, nei piccoli centro è la forza del nostro Paese». Il piano «accelera in maniera innovativa il processo di transizione digitale nel settore pubblico e permette anche ai cittadini, residenti in comuni più piccoli, di fruire di una serie di servizi essenziali», ha osservato il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.

I lavori di ristrutturazione e di adeguamento tecnologico degli uffici postali sono partiti nell’ultima parte dello scorso anno e a oggi ne sono stati rinnovati 40. I cantieri aperti sono 230, mentre entro il 2023 saranno avviati i lavori in altri 1.500 uffici. Polis ha anche l’obiettivo di contribuire a una maggiore efficienza energetica e di dare slancio alla mobilità verde attraverso l’installazione di 5 mila colonnine di ricarica per i mezzi elettrici e di 1.000 impianti fotovoltaici. Infine si punta a far nascere la più grande rete di coworking del Paese con la creazione di 250 spazi con 10mila postazioni di lavoro ricavate dalla valorizzazione di immobili di proprietà delle Poste.

Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 18:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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