Portale assunzioni PA al via: selezioni in 100 giorni, il "Linkedin di Stato" funzionerà così

Sabato 31 Luglio 2021
Portale assunzioni PA al via: selezioni in 100 giorni, il "Linkedin di Stato" funzionerà così

Il portale per le assunzioni della Pubblica amministrazione per attuare i progetti del Recovery plan è in rampa di lancio.

Già definito "Linkedin di Stato" il sito è stato pensato per attirare nell'amministrazione statale a le migliori professionalità. Si prevedono selezioni in 100 giorni, un portale unico per i bandi ed elenchi speciali per le alte professionalità. Sono infatti mille gli esperti da reclutare per aiutare le amministrazioni a realizzare nei tempi previsti opere e progetti del Programma nazionale di rirpesa e resilienza (Pnrr). I dettagli del piano sono contenuti nel decreto per il reclutamento nella Pubblica amministrazione, che completa il primo ciclo di riforme propedeutiche al Recovery Plan insieme al provvedimento sulle semplificazioni e a quello che stabilisce governance del Piano.

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L'approvazione. Dopo il via libera del Senato con numerosi ritocchi il provvedimento passerà ora alla Camera per l'ok definitivo. Subito dopo, assicura il ministro Renato Brunetta, «sarà aperto» il portale che arriverà a contenere i dati di «5-10-15 milioni di professionisti, ordinisti e non» che saranno disponibili a lavorare con il settore pubblico. Una sorta di Linkedin italiano lo definisce anche Brunetta, che ha chiuso una partnership con la piattaforma specializzata nel reclutamento.

Le assunzioni. Il decreto autorizza l'ingresso di mille esperti, con incarichi di collaborazione, per la gestione di procedure complesse come ad esempio le valutazioni ambientali, che potranno essere pescati dal portale, sul quale dall'autunno saranno pubblicati tutti i bandi di concorso. Le procedure di selezione saranno quelle previste con le regole per i concorsi in tre mesi, già introdotte in primavera, cui si affiancherà il reclutamento attraverso appositi elenchi sul portale di altre specializzazioni (profili con dottorati, master o esperienza triennale in organismi internazionali) e dei professionisti.

I contratti. I rapporti di lavoro con la Pa legati al Pnrr saranno a tempo (tre anni rinnovabili, e comunque non oltre il 2026) ma chi avrà lavorato al piano avrà poi una riserva nei concorsi per l'ingresso stabile fra i dipendenti statali. Tra le modifiche introdotte in Parlamento la possibilità per gli enti locali di associarsi per svolgere selezioni uniche, riducendo i costi e tagliando i tempi per preparare i bandi, e un nuovo concorso Sud per coprire le posizioni rimaste scoperte dopo l'ultima selezione, consentendo di allargare la partecipazione anche ai più giovani, senza esperienza. Sono cambiati infatti i criteri per l'accesso alle prove e in alternativa al possesso di «correlate professionalità» si può avere «adeguato titolo di studio coerente con i profili da selezionare».

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L'accesso. Con il decreto che riforma l'accesso alla macchina pubblica viene anche sbloccato il tetto al salario accessorio, che potrà essere superato, si allentano le maglie dei nulla osta per passare da un ufficio all'altro, viene istituita una nuova area per l'inquadramento del personale di elevata qualificazione. Le amministrazioni titolari di progetti del Pnrr potranno anche raddoppiare la quota di manager esterni. 

La crescita. «Il Portale del reclutamento sarà la porta virtuale, ma concreta, di accesso alla Pa, nonché uno strumento fondamentale per accompagnare la stagione di riforme, di crescita e di sviluppo inaugurata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza», aveva detto Brunetta illustrando il progetto del portale.

Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 15:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA