Piccole e medie imprese, prestiti garantiti dello Stato per pagare le bollette della luce: in 45 giorni 40mila domande

Martedì 22 Febbraio 2022 di Rosario Dimito
Piccole e medie imprese, prestiti garantiti dello Stato per pagare le bollette della luce: in 45 giorni 40mila domande

ROMA - Un po' di ossigeno per le imprese in difficoltà a causa del caro bollette. Il dl approvato dal Governo per contrastare la crisi energetica ha ripristinato la gratuità dell'accesso al Fondo di Garanzia di Mediocredito Centrale, guidato da Bernardo Mattarella, banchiere ben considerato nel mondo istituzionale e finanziario. L'accesso gratuito è fino al 30 giugno 2022 (invece che fino al 30 marzo 2022) per le garanzie rilasciate a sostegno delle richieste di finanziamenti per liquidità conseguenti agli aumenti dei prezzi dell'energia.
Le difficoltà di accesso al credito per le imprese determinata dal Covid non sono ancora completamente superate e si profila la nuova emergenza legata al rincaro dei prezzi energetici. Per questo banche e imprese hanno richiesto di rallentare il percorso di phasing out dalle misure straordinarie del Fondo previsto dalla nuova normativa entrata in vigore con la legge di bilancio 2022. La dinamica delle domande, per quanto rallentata rispetto al periodo più acuto della pandemia, rimane sostenuta.

Nel primo mese e mezzo del 2022 sono già pervenute circa 40 mila domande a fronte di finanziamenti per 7 miliardi di euro.


LA CORSIA

Per venire incontro alle richieste delle categorie, l'art. 8 del Decreto-legge recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas, il cosiddetto DL Bollette, approvato dal Consiglio dei ministri di venerdì scorso, ha stabilito che l'accesso al Fondo per le PMI sarà gratuito fino al 30 giugno 2022 per garanzie rilasciate a sostegno delle esigenze di liquidità conseguenti agli aumenti dei prezzi dell'energia. Si tratta in realtà di una proroga di tre mesi dal momento che la legge di bilancio 2022 ha previsto dal 1° aprile 2022 la reintroduzione della commissione una tantum di accesso alla garanzia che, ai sensi delle Disposizioni operative ordinarie del Fondo, varia dallo 0,25% (per le microimprese), allo 0,5% (per le piccole imprese) fino all'1% (per le medie imprese) dell'importo oggetto della garanzia. In ogni caso, indipendentemente dalle deroghe introdotte dal DL Liquidità, la normativa ordinaria del Fondo di garanzia prevede l'accesso gratuito per alcune categorie di soggetti beneficiari, tra cui sono comprese le imprese femminili e quelle che hanno la sede legale e/o la sede operativa nelle Regioni del Mezzogiorno. Per questi soggetti, dunque, la gratuità dell'intervento rimarrà anche dopo il 30 giugno.
Si tratta però di una previsione che potrebbe presentare degli aspetti problematici. Sembrerebbe infatti possibile applicarla solo previa modifica della notifica già autorizzata dalla Commissione europea che copre le deroghe dalla normativa ordinaria sugli aiuti di stato in relazione alle conseguenze determinate dal Covid 19 e non dalla emergenza legata al caro energia.
Infine, una delle norme per le Pmi introdotte nel decreto Milleproroghe durante l'esame in Commissione prevede che per i finanziamenti fino a 30 mila euro garantiti dal Fondo di garanzia istituito con il decreto Sostegni del 2020, il cui termine iniziale di rimborso del capitale matura nel corso del 2022, tale termine può essere prolungato per un periodo non superiore a sei mesi, fermi gli obblighi di segnalazione e prudenziali.

 

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