Nel primo trimestre del 2022 il Pil italiano, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (chiuso a +0,7%) ed è cresciuto del 5,8% in termini tendenziali. Lo calcola l'Istat in base alle stime preliminari sui primi tre mesi dell'anno.
La variazione acquisita del Pil italiano per il 2022 è pari a +2,2%. La chiusura in negativo del periodo gennaio-marzo ha quindi portato ad una lieve riduzione rispetto alla crescita acquisita calcolata alla fine del 2021, pari a +2,3%. La crescita acquisita è la variazione annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno.
La «lieve» flessione dell'attività registrata dall'economia italiana nel primo trimestre del 2022, pari a -0,2%, è la prima dopo quattro trimestri di «crescita sostenuta». Lo si evince dalle statistiche dell' Istat. Risalendo di trimestre in trimestre, l'ultimo calo congiunturale è quello degli ultimi tre mesi del 2020, chiusi a -1,6%. Tutto il 2021 è invece stato caratterizzato da trimestri in crescita: +0,3% per il primo, +2,7% per il secondo, +2,5% per il terzo e +0,7% per il quarto. L' Istat parla invece di aumento «molto sostenuto» per l'andamento del Pil tendenziale.