Manovra, ecco tutte le novità: pensioni, reddito di cittadinanza, superbonus 110, assegno unico, norma salva calcio

I contorni della Legge di Bilancio sembrano ormai definiti nei loro capisaldi

Sabato 17 Dicembre 2022 di Roberta Amoruso
Corsa contro il tempo del premier Meloni per approvare la manovra entro fine anno

I lavori sono ancora in corso in commissione Bilancio alla Camera sul fascicolo degli emendamenti alla manovra che attende entro domani il secondo pacchetto dei correttivi proposti dal governo.

Ma intanto, salvo colpi di scena, i contorni della Legge di Bilancio sembrano ormai definiti nei loro capisaldi. In particolare, sembra ormai raggiunto l’accordo, con tanto di fondi, per sciogliere due fronti caldi come il rialzo delle pensioni minime a 600 euro e la stretta, quasi certamente a sette mesi, sul reddito di cittadinanza. Corposo anche il dossier delle modifiche proposte dai ministeri: dall’aumento del 50% dell’assegno per famiglie numerose a partire dal prossimo anno, con oneri per 47 milioni annui, chiesto dal ministero della Famiglia, alla proroga fino al 2023 «della moratoria sui mutui, sugli altri finanziamenti e sui contratti di leasing per le imprese del settore turistico in crisi di liquidità anche a causa dell’incremento del costo dell’energia elettrica e del gas», proposto dal Mitur. Ecco i cambiamenti più importanti sul tavolo.

PENSIONI MINIME

Il Tesoro ha di fatto aperto all’innalzamento delle pensioni minime a 600 euro, ma si tratta di una modifica valida solo per gli over 75 (nella manovra era stato inizialmente previsto un innalzamento a soli 574 euro mensili, ma Forza Italia ha spinto per alzare il tetto). E sembra che su questo fronte si sia ora l’accordo della maggioranza per una modifica che passerebbe da un emendamento dell’esecutivo. Quanto al capitolo, Opzione Donna, l’uscita anticipata dal lavoro, sarà invece confermata nella forma attuale, eliminando quindi la tanto discussa variabile legata ai figli.

REDDITO DI CITTADINANZA AGLI SGOCCIOLI

L’accordo non è ancora, agli atti, avvertono fonti vicine al dossier, ma la strada sembra ormai spianata per far scendere dagli 8 mesi previsti inizialmente a 7 la durata del Reddito di cittadinanza per gli occupabili nel 2023. Se gli 8 mesi portavano a risparmi per lo Stato attorno ai 734, un mese in meno ne recupera altri 200 milioni che andrebbero così a finanziare l’aumento delle pensioni minime. Ma nel 2024, il Reddito di cinttadinanza lascerà spazio a un nuovo sussidio ancora tutto da studiare.

SUPERBONUS 110 PROROGATO AL 31 DICEMBRE

Il décalage su superbonus slitterà al gennaio 2023, ma nel frattempo sembra ormai appurato l’accordo per prorogare il termine per la presentazione della Cilas al 31 dicembre per ottenere l’agevolazione al 110%.

FLAT TAX FINO A 85 MILA EURO

La manovra fa anche salire la soglia della flax tax da 65 mila a 85mila euro. Ma l’ambizione è quella di far salire ulteriormente l’asticella. L’obiettivo del governo è di arrivare in futuro a 100 mila euro. Per i lavoratori autonomi è introdotta inoltre una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e tetto massimo di 40.000 euro.

L’ASSEGNO A FAMIGLIE NUMEROSE

Un altro emendamento propone invece l’aumento del 50% dell’assegno per famiglie numerose a partire dal prossimo anno.

STOP ALL’EMENDAMENTO SUGLI EXTRAPROFITTI FARMACEUTICI

Non è passato invece l’emendamento sugli extraprofitti nel settore farmaceutico e assicurativo presentato dal Movimento 5 stelle. L’emendamento bocciato in commissione Bilancio proponeva un contributo del 20% «a titolo di prelievo solidaristico e temporaneo, a carico dei soggetti che esercitano, nel territorio dello Stato, attività di vendita, produzione, importazione e commercializzazione di prodotti nei settori farmaceutici e assicurativo».

TURISMO, PROROGATA DELLA MORATORIA SUI MUTUI

Sul tavolo c’è poi la proroga fino a tutto il prossimo anno «della moratoria sui mutui, sugli altri finanziamenti e sui contratti di leasing per le imprese del settore turistico in crisi di liquidità anche a causa dell’incremento del costo dell’energia elettrica e del gas».

IPOTESI CONDONO REATI TRIBUTARI

Si è ipotizzata anche una sorta di “perdono fiscale” per chi ha omesso la dichiarazione dei redditi, ha fatto una dichiarazione infedele o ha omesso il versamento. Versando il 100% del debito tributario più la sanzione accessoria, il contribuente furbetto si vedrebbe cancellato il reato. L’obiettivo del governo sarebbe quello di intascare comunque del denaro già dato per perso. Un’ipotesi che arriverebbe dal governo, ma con molti aspetti ancora da chiarire.

LA NORMA SALVA CALCIO

Una norma “salva calcio” potrebbe rispuntare proprio nella manovra. L’emendamento bipartisan, che era stato inserito ma poi tolto dal decreto aiuti quater, consente a tutte le imprese del settore che si sono viste sospendere le tasse dal primo gennaio al 22 ottobre 2022 di saldare in 5 anni con pagamenti dilazionati fino a «60 rate mensili di pari importo, con una penale del 3% e con il versamento delle prime 3 rate entro 7 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge».

DECONTRIBUZIONE AL SUD

Certa, invece, la decontribuzione per il Sud. La Commissione europea l’ha autorizzata il 6 dicembre scorso e prevede per tutto il 2023 un esonero contributivo per i lavoratori dipendenti del settore privato del 30% per le aziende con sede nel Meridione d’Italia.

BONUS CULTURA: CANCELLATO E RIMODULATO

Certa sembra anche la cancellazione del Bonus cultura finora destinato ai consumi culturali dei diciottenni. Al suo posto dovrebbe arrivare un altro sistema che agevoli solo le fasce di giovani meno abbienti e sostenere così anche gli editori che chiedono invece a gran voce di salvare la 18 App.

ASSUNZIONI IN POLIZIA

Nel pacchetto di emendamenti del governo potrebbe poi finire anche il completamento delle assunzioni nelle Forze di polizia e nel Corpo nazionale dei Vigili del fuoco previste per quest’anno «ma non autorizzate per mancanza di copertura finanziaria». Sarebbero stati trovati i fondi per l’assunzione di almeno mille nuovi agenti. 

lL FONDI PER L'ALFABETIZZAZIONE DIGITALE

E ancora, il ministero per il Made in Italy di Adolfo Urso ha chiesto l’istituzione di un fondo «per l’alfabetizzazione mediatica e digitale» e per «progetti educativi a tutela dei minori nell’ambito dei media digitali con una dotazione di 1 milione per ciascuno degli anni 2023-2025». Potrebbe tornare nella commissione della Camera anche l’emendamento per favorire il contrasto della pirateria digitale con particolare riguardo agli eventi sportivi diffusi in diretta oggetto di discussione al Senato nell’ambito del dl aiuti quater.

Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 00:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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