Addio a Quota 100, dal primo gennaio 2022 per andare in pensione anticipata servirà Quota 102.
SOLTANTO 12 MESI
Chi li raggiunge nel prossimo anno (o li ha già raggiunti) e non ha più voglia di lavorare per le ragioni più svariate, è meglio che non ci pensi troppo su: Quota 102 vale solo per il 2022. Poi arriveranno nuove regole per “ammorbidire” quelle della legge Fornero, ma il tavolo tra governo e sindacati è ancora in corso e in questo momento non è dato sapere come finirà.
LA PLATEA DI QUOTA 102
Il prossimo anno, dunque, con 38 anni di contributi e 64 anni di età anagrafica si potrà lasciare il lavoro. Non si tratta di un numero elevatissimo di lavoratori. I sindacati avevano conteggiato poche decine di migliaia di lavoratori. La relazione tecnica della legge di Bilancio sulla rampa di lancio per l’approvazione definitiva (la manovra è il provvedimento che contiene Quota 102) conferma: la platea potenziale di Quota 102 è formata da 16.800 persone nel prossimo anno. L’assegno medio - si legge nella relazione - sarà pari a 26 mila euro e in totale il prossimo anno il costo è di 175,7 milioni. L’effetto dei pensionamenti anticipati con Quota 102 sui conti pubblici si trascinerà anche negli anni successivi per un totale complessivo fino al 2025 di 1,7 miliardi e un picco di 679,3 milioni nel 2023. Contemporaneamente calano le risorse per finanziare Quota 100, che termina il prossimo anno e non viene rifinanziata: già nel 2024, gli «oneri» si riducono di 1,8 miliardi.
GLI ALTRI ANTICIPI
Quota 102 non è l’unica possibilità di anticipare il pensionamento introdotta con la manovra. I lavoratori delle Pmi in crisi che potranno uscire con 62 anni di età, per una spesa complessiva prevista di 600 milioni in tre anni.
EDILI E CERAMISTI
Si allarga poi la platea dell’Ape social. Gli operai edili ma anche i ceramisti potranno anticipare l’uscita dal lavoro tramite Ape Social, con la soglia dei contributi che scende da 36 a 32 anni. Resta a 63 anni il requisito dell’età. Secondo i calcoli del Mef la platea potenziale è costituita da 21.200 persone.
OPZIONE DONNA
Prorogata infine Opzione donna senza revisione dei requisiti, che restano a 58 anni d’età (59 per le autonome) e 35 anni di contributi con l’assegno calcolato interamente con il metodo contributivo.
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