Pensioni, pagamento sospeso per chi non ha comunicato il modello RED: chi deve inviarlo e cosa fare se non si è rispettata la scadenza

Nel caso in cui non sia stato inviato il modello RED entro il 29 febbraio 2024, l'INPS provvederà a sospendere per 60 giorni le prestazioni erogate all'interessato

Venerdì 1 Marzo 2024
Pensioni, scadenza comunicazione modello RED: chi deve inviarlo e cosa fare in caso di ritardo

Il 29 febbraio 2024 è scaduta la possibilità di inviare la dichiarazione della situazione reddituale, comunemente chiamata modello RED, relativa ai redditi percepiti nel 2021. Questa dichiarazione deve essere sottoscritta da una determinata fascia di soggetti, tra cui alcuni pensionati. Il mancato invio del modello RED può comportare una sospensione, temporanea o definitiva, delle prestazioni erogate all'interessate. Vediamo chi avrebbe dovuto inviare questa dichiarazione e cosa fare se non si è rispettata la scadenza del 29 febbraio.  

A cosa serve il modello RED

Il modello RED è un documento che deve essere presentato all'Inps da parte di quei soggetti che percepiscono delle prestazioni economiche legate al reddito. Questa dichiarazione serve a comunicare i dati reddituali e patrimoniali del nucleo familiare del beneficiario, così da poter calcolare l'importo della prestazione.

Dal momento che il reddito può variare nel tempo, il modulo deve essere presentato annualmente all'Inps, a meno che il beneficiario non abbia presentato i modelli 730 o Redditi PF all’Agenzia delle Entrate: in questo caso il modello RED potrà essere compilato automaticamente dall'Inps.  

Chi deve inviare la dichiarazione 

Sono obbligati a inviare il modello RED i titolari di prestazioni economiche collegate al reddito. Tra questi, in particolare, figurano una serie di categorie di pensionati, come ad esempio i pensionati che negli anni precedenti non hanno avuto redditi oltre a quello da pensione (soltanto se la situazione reddituale è variata rispetto a quella dichiarata nell’anno precedente); titolari di prestazioni collegate al reddito che non comunicano integralmente all’amministrazione finanziaria tutti i redditi influenti sulle prestazioni (per esempio chi è percettore di reddito da lavoro dipendente prestato all’estero, di interessi bancari, postali, Cct, titoli di Stato o proventi di quote di investimento); chi non deve presentare la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate e possiede redditi ulteriori a quelli da pensione, come quello da abitazione principale; i titolari di alcune tipologie di redditi rilevanti ai fini previdenziali come quelli derivanti da collaborazione coordinata e continuativa. 

Come si invia

Il modello RED può essere inviato attraverso il servizio dedicato “Red semplificato” che si trova sul sito Inps, a cui accedere previa autenticazione con Spid o Pin Inps. È un modello molto semplice da utilizzare, in quanto è già compilato con i dati da inviare all’Istituto.

Nel caso di soggetti non obbligati, non c'è il rischio di fare un'operazione inutile: viene chiaramente specificato che “non risultano redditi da dichiarare per l’anno selezionato”. In alternativa può essere presentato telefonando al numero verde Inps, presso le strutture territoriali dell’Istituto, tramite un Caf o altri soggetti abilitati convenzionati con l’Inps. 

Cosa fare se si è in ritardo

Nel caso in cui non sia stato inviato il modello RED entro il 29 febbraio 2024, l'Inps provvederà a sospendere per 60 giorni le prestazioni erogate all'interessato. In questo periodo di tempo è ancora possibile sottoscrivere la dichiarazione. Se ciò non dovessere essere fatto, allora le prestazioni saranno sospese definitivamente.

Nel momento in cui, invece, il modulo venisse inviato entro i 60 giorni, le prestazioni saranno nuovamente ripristinate ma solo dal mese successivo alla comunicazione. Gli importi non erogati nel periodo di sospensione vengono persi. 

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