Decreto aiuti, più fondi per siccità e autotrasporti. In arrivo 200 milioni per l’agricoltura, 150 andranno per i carburanti

Il provvedimento sarà approvato giovedì. Ulteriori risorse anche per gli enti locali

Martedì 2 Agosto 2022 di Luca Cifoni
Decreto aiuti, più fondi per siccità e autotrasporti. In arrivo 200 milioni per l’agricoltura, 150 andranno per i carburanti

Il testo è ancora in via di aggiustamento, ma il tempo stringe: giovedì il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare il decreto aiuti bis, con tutta probabilità l’ultimo pacchetto di misure per famiglie e imprese firmato da Mario Draghi e Daniele Franco. I capitoli principali del provvedimento sono ormai definiti, dagli sconti in bollette per famiglie e imprese alla rivalutazione della pensione, fino al nuovo taglio dei contributi sulle retribuzioni che andrà ad aumentare il netto. Attingendo alla dote complessiva da 14,3 miliardi, soldi ritagliati sostanzialmente dalle maggiori entrate fiscali che lo Stato si è trovato tra le mani, il governo deve però fare fronte anche ad una serie di esigenze legate alla crisi energetica e non solo. Ad esempio c’è il tema della siccità: per l’agricoltura arriveranno 200 milioni per compensare gli effetti degli eventi climatici di queste settimane. Sono in difficoltà anche gli autotrasportatori: al loro fondo carburante dovrebbero affluire 150 milioni. E ulteriori risorse sono state destinate agli enti locali, sempre per le problematiche che derivano dall’ondata di rincari energetici. Proprio per riuscire a combinare tutte le misure il ministero dell’Economia sta ancora valutando la portata esatta degli interventi più costosi, ad esempio il parziale anticipo della rivalutazione a beneficio dei pensionati.

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Il ministero dello Sviluppo economico studia poi una rimodulazione dei bonus auto e nuovi incentivi per le colonnine di ricarica, ma anche un doppio tetto ai compensi degli amministratori straordinari.

I commissari dovrebbero rientrare nei canoni previsti per i manager pubblici: non potranno cioè ricevere più dei 240 mila euro l’anno stabiliti come retribuzione massima nella pubblica amministrazione, ed allo stesso tempo non potranno nemmeno superare il milione di euro complessivo oltre i tre anni di lavoro.

Le raccomandazioni

Intanto ieri è arrivato l’avvertimento del Fondo monetario internazionale, al termine della tradizionale missione “Article IV” sul nostro Paese. Le raccomandazioni dei tecnici di Washington prendono atto dei positivi progressi dell’economia italiana ma mettono in guardia sui molti rischi che potrebbero materializzarsi nei prossimi mesi. Va rafforzata attraverso riforme strutturali la crescita, che quest’anno si manterrà al 3 per cento per poi decelerare bruscamente nel 2023. Inoltre il nostro Paese dovrebbe mantenere un elevato avanzo primario, necessario per portare il rapporto debito/Pil in una traiettoria di riduzione anche in condizioni generali meno favorevoli.

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Per ora comunque i conti pubblici sono in buona salute. Ieri il ministero dell’Economia ha diffuso il dato sul fabbisogno del settore statale: a luglio c’è stato un avanzo di 7,5 miliardi, mentre nei primi sette mesi dell’anno il disavanzo complessivo si è più che dimezzato.

Ultimo aggiornamento: 10:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA