Pensioni, come incrementare l'importo o maturare prima i requisiti con i contributi volontari

Lunedì 11 Aprile 2022
Pensioni, come incrementare l'importo o maturare prima i requisiti con i contributi volontari
(Teleborsa) - Anticipare il pensionamento è possibile. Il lavoratore che, a causa di fatti, estranei o meno alla sua volontà, ha cessato o interrotto l'attività lavorativa può, infatti, accedere al versamento volontario dei contributi per perfezionare i requisiti di assicurazione e di contribuzione al fine di raggiungere il diritto alla pensione e incrementare l'importo del trattamento pensionistico, se sono già stati perfezionati i requisiti contributivi richiesti. I contributi volontari sono utili per il perfezionamento del diritto e per la determinazione di tutte le pensioni dirette (vecchiaia, anzianità, assegno ordinario di invalidità e inabilità) e indirette (superstiti e reversibilità).


Nel dettaglio, come spiega l'Inps, possono accedere ai versamenti dei contributi volontari i lavoratori che abbiano cessato o interrotto l'attività lavorativa e possono essere ammessi anche i lavoratori iscritti alla Gestione Separata. Possono chiedere l'autorizzazione al versamento dei contributi volontari: i lavoratori dipendenti e autonomi purché non iscritti all'Inps o ad altre forme di previdenza; i lavoratori parasubordinati purché non iscritti alla Gestione Separata o ad altre forme di previdenza obbligatoria; i liberi professionisti purché non iscritti all'apposita Cassa di previdenza o ad altre forme di previdenza obbligatoria; i lavoratori dei fondi speciali di previdenza (telefonici, elettrici, personale di volo, ecc.) purché non iscritti ai rispettivi Fondi o ad altra forma di previdenza obbligatoria; i titolari di assegno ordinario di invalidità o di pensione indiretta (ai superstiti o reversibilità). Possono versare i contributi volontari anche: i lavoratori e i pensionati iscritti a forme di previdenza diverse da quelle dell'Inps, autorizzati prima del 1° luglio 1972; i coltivatori diretti, mezzadri e coloni autorizzati nell'Assicurazione Generale Obbligatoria precedente al 19 febbraio 1983; gli artigiani e i commercianti autorizzati nell'Assicurazione Generale Obbligatoria con decorrenza anteriore al 1° marzo 1983; i liberi professionisti autorizzati nell'Assicurazione Generale Obbligatoria con decorrenza anteriore al 19 febbraio 1983. Per ottenere l'autorizzazione il lavoratore deve dimostrare di essere in possesso di almeno cinque anni di contributi (260 contributi settimanali ovvero 60 contributi mensili) indipendentemente dalla collocazione temporale dei contributi versati o di almeno tre anni di contribuzione nei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda. I requisiti temporali per ottenere l'autorizzazione devono essere perfezionati con la contribuzione effettiva (obbligatoria) confluita sul conto assicurativo mediante trasferimento, ricongiunzione e riscatto e alcuni tipi di contribuzione figurativa (CIG, TBC, aspettativa per motivi politici o sindacali). Le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti e derivanti da responsabilità familiari possono iscriversi al Fondo Casalinghe e procedere al versamento dei contributi previdenziali. Infine, anche gli iscritti al Fondo Clero possono versare i contributi volontari utilizzando le modalità di pagamento previste.

L'importo del contributo per i lavoratori del Fondo Ferrovie dello Stato e Fondo IPOST è giornaliero e viene calcolato sulla base degli ultimi 360 giorni di contribuzione obbligatoria anche se non collocati temporalmente nell'anno immediatamente precedente la data di presentazione della domanda. L'importo del contributo per i lavoratori autonomi (artigiani e commercianti) è mensile e viene calcolato sulla media dei redditi da impresa denunciati ai fini IRPEF negli ultimi 36 mesi di contribuzione precedenti la data della domanda. Per i coltivatori diretti l'importo del contributo è settimanale e viene calcolato sulla base della media dei redditi degli ultimi tre anni di lavoro. Non può essere inferiore a quello previsto per i lavoratori dipendenti.

Con la circolare INPS 11 febbraio 2022, n. 24, l'Istituto ha comunicato gli importi dei contributi dovuti per il 2022 dai prosecutori volontari. A seguito della variazione annuale dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati: l'aliquota contributiva a carico dei lavoratori dipendenti non agricoli, autorizzati alla prosecuzione volontaria nel FPLD con decorrenza successiva al 31 dicembre 1995, è pari al 33%; l'aliquota IVS relativa ai lavoratori dipendenti non agricoli, autorizzati alla prosecuzione volontaria con decorrenza compresa entro il 31 dicembre 1995 è confermata pari al 27,87%. L'importo dei contributi volontari degli artigiani e degli esercenti attività commerciali per il 2022, dovrà essere calcolato invece con le seguenti aliquote: 24% per artigiani e 24,48% per commercianti titolari di qualunque età e collaboratori di età superiore ai 21 anni; 22,80 % per artigiani e 23,28% per collaboratori di età non superiore ai 21 anni.

Infine, ai fini del calcolo dell'importo del contributo volontario dovuto alla Gestione separata, per il 2022 dovrà essere presa in considerazione esclusivamente l'aliquota IVS vigente per i soggetti privi di altra tutela previdenziale e non titolari di pensione pari, per l'anno 2022, al 25% per i professionisti e al 33% per i collaboratori e per le figure assimilate. Poiché nel 2022 il minimale per l'accredito contributivo è fissato in 16.243,00 euro, per il medesimo anno l'importo minimo dovuto dai prosecutori volontari della Gestione separata non potrà essere inferiore a 4.060,80 euro su base annua e a 338,40 euro su base mensile per quanto concerne i professionisti e a 5.360,28 euro su base annua e a 446,69 euro su base mensile per quanto concerne tutti gli altri iscritti.


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