Pensioni, calcolo età e contributi per uscire dal lavoro: simulatore Inps su app. Tutte le opzioni e di quanto sarebbe l'assegno

Un 25enne? Dovrà lavorare almeno 46 anni. Il servizio “Pensami” (PENSione A MIsura), che simula gli scenari pensionistici, ora disponibile anche sull’applicazione Inps Mobile

Sabato 1 Aprile 2023 di Marta Giusti
Pensioni, calcolo età e contributi per uscire dal lavoro: simulatore Inps su app. Tutte le opzioni e di quanto sarebbe l'assegno

Pensioni. Un 25enne che ha iniziato a lavorare da un anno? Potrebbe uscire anticipatamente dal lavoro a 70 anni con almeno 46 anni e 4 mesi di contributi oppure in pensione di vecchiaia a 70 anni e sei mesi, sempre che abbia almeno 20 anni di contributi e un assegno di almeno 1,5 volte il minimo.

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Calcolare quando si potrà andare in pensione da ieri è possibile anche attraverso un'app. Il servizio dell’Inps “Pensami” (PENSione A MIsura), che simula gli scenari pensionistici, è infatti ora disponibile anche sull’app licazione Inps Mobile. Ecco come funziona e quali sono gli scenari che è possibile scoprire.

L'APP

Si può accedere al simulatore nella sezione “Servizi - senza autenticazione”.

Inserendo in modo anonimo e senza autenticazione pochi dati anagrafici e quelli relativi alla contribuzione, il simulatore fornisce informazioni riguardanti le pensioni a cui è possibile accedere (sia nelle singole gestioni previdenziali sia cumulando l’intera contribuzione). Il simulatore - già presente sul portale web – rientra tra i progetti di innovazione per l’attuazione del Pnrr che mirano a rendere disponibili all’utenza informazioni e servizi in una logica multicanale.

LE SIMULAZIONI

Un 25enne che ha iniziato a lavorare da un anno, secondo le simulazioni, potrà andare in pensione anticipata a 67 anni e 4 mesi avendo maturato un assegno pari ad almeno 2,8 volte il minimo (ora 1.409 euro ma l'importo sarà da aggiornare) dato che il suo calcolo è totalmente contributivo. Facendo una simulazione sulla base delle regole attuali risulta che un lavoratore nato nel 1990 andrà in pensione a 70 anni se avrà almeno 20 anni di contributi, a 74 e tre mesi se ne avrà meno di 20 e con 45 anni di contributi a prescindere dall'età se vuole andare in pensione anticipata. Potrà andare a riposo con 66 anni e 10 mesi di contributi se avrà maturato un assegno di pensione pari ad almeno 2,8 volte l'importo minimo di pensione ed avrà almeno 20 anni di contributi.

Secondo il simulatore dell'Inps un uomo nato a gennaio 1982, quindi con poco più di 40 anni e che ha iniziato a lavorare nel 2010 a 28 anni potrà andare in pensione anticipata a 66 anni e due mesi qualora abbia versato almeno 20 anni di contributi e abbia maturato un importo di pensione superiore a 2,8 volte il minimo. Altrimenti dovrà aspettare per la pensione di vecchiaia (sempre con 20 anni di contributi ma con assegno di 1,5 volte il minimo) i 69 anni e sei mesi. Se non è riuscito a versare 20 anni di contributi dovrà attendere i 73 anni e 9 mesi (con 5 anni di contribuzione).

PENSIONE ANTICIPATA

Per l'anticipata ci vorrebbero 45 anni e 7 mesi di versamenti ma arriverebbe nel 2055 comunque a 73 anni e 9 mesi. Per una donna che ha ora poco più di 50 anni (nata a ottobre del 1972) che ha cominciato a lavorare a 25 anni la pensione anticipata se si ha un assegno di 2,8 volte il minimo ed è totalmente nel sistema contributivo (nessun contributo versato prima del 1996) arriverà a 65 anni e 4 mesi (sempre che si abbiano 20 anni di contributi). Se l'assegno è più basso (ma comunque superiore a 1,5 volte il minimo) dovrà aspettare la vecchiaia a 68 anni e 8 mesi nel 2041. Sempre nel 2041 si matura la pensione anticipata (43 anni e sei mesi di contributi) mentre per la pensione di vecchiaia se non si hanno almeno 20 anni di contributi si dovranno attendere i 73 anni.

ALTRI CASI

Per una donna nata a ottobre 1962, quindi con 60 anni appena compiuti che abbia cominciato a lavorare nel 1987 a 25 anni la pensione anticipata e di vecchiaia, se la contribuzione sarà continua, coincideranno e arriveranno il primo aprile del 2030 a 67 anni e 5 mesi o con 42 anni e tre mesi di contributi. Non è prevista una pensione anticipata con l'assegno pari a 2,8 volte il minimo dato che la lavoratrice avrà almeno una parte di pensione calcolata con il metodo retributivo. Il simulatore lavora sulle regole attuali e chiaramente non può tenere conto di eventuali sbalzi sull'aspettativa di vita come è accaduto nel periodo della pandemia né di cambiamenti delle regole ancora non entrati in vigore.

"PENSAMI", COME FUNZIONA

Il simulatore "Pensami", che può essere utilizzato inserendo pochi dati anagrafici e relativi alla contribuzione, fornisce informazioni riguardanti le pensioni cui è possibile accedere sia nelle singole gestioni previdenziali, sia cumulando tutta la contribuzione, ma non gli importi delle prestazioni. La nuova versione - ora disponibile anche su app - presenta un percorso semplificato per l'inserimento dei dati anagrafici e contributivi, la selezione di eventuali istituti aggiuntivi che potrebbero anticipare l'accesso alla pensione (riscatto titoli di studio universitari, periodi di lavoro all'estero, maternità fuori dal rapporto di lavoro, ecc.) e la visualizzazione dei possibili scenari pensionistici. Sono stati realizzati video-tutorial per guidare l'utente durante il percorso, e una nuova funzione consulenziale per orientare le scelte dell'utente. Il simulatore è stato aggiornato rispetto alle ultime novità legislative previste dalla legge di Bilancio per il 2023.

ONLINE

La nuova versione del servizio «PENSAMI» è raggiungibile dal sito internet dell'Istituto (www.inps.it) attraverso il seguente percorso dalla homepage: «Prestazioni e servizi» > «Servizi» > « PensAMI - Simulatore scenari pensionistici». Al seguente link, https://youtu.be/nKqlSkupFNI , è possibile visualizzare il video di presentazione del servizio.

Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 10:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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