Pensioni, bonus e incentivi a chi resta al lavoro dopo i 63 anni. Reddito di cittadinanza, ecco come cambierà

Il governo Meloni sta mettendo a punto la sua strategia economica: novità anche sul cuneo fiscale

Sabato 29 Ottobre 2022 di Luca Cifoni
Pensioni, bonus e incentivi a chi resta al lavoro dopo i 63 anni. Reddito di cittadinanza, ecco come cambierà

ROMA Lo spazio non è gigantesco: alle misure incluse nel programma elettorale del centrodestra, che non riguardano il tema energia, andrà il 25 per cento delle risorse della prossima Legge di bilancio. L'idea è avviare l'estensione della tassa piatta per le partite Iva, la cui soglia in prima battuta potrebbe essere portata a metà strada tra gli attuali 65 mila euro e i 100 mila indicati in particolare dalla Lega. Ma anche potenziare il welfare aziendale e far scendere la tassazione sui premi di produttività. Mentre sarà ampliata, a partire dai prodotti per l'infanzia, il numero dei prodotti che hanno l'aliquota Iva agevolata (5 per cento).

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Cuneo fiscale e pensioni, le misure

Per quanto riguarda la riduzione del cuneo fiscale, l'obiettivo enunciato da Giorgia Meloni è una riduzione di cinque punti, i cui benefici dovranno essere divisi tra i dipendenti (due terzi) e il datore di lavoro (un terzo). Uno sgravio che ha l'obiettivo di appesantire il netto in busta paga, per i lavoratori con reddito fino a 35 mila euro l'anno. In questo caso il passaggio intermedio sarebbe rappresentato dalla conferma del taglio di due punti dei contributi previdenziali (a parità di pensione), che a legislazione vigente scade il prossimo 31 dicembre.
Ma ci sono anche altre novità allo studio. Una è stata battezzata web green tax: l'ipotesi è introdurre un prelievo a carico delle piattaforme di commercio elettronico. La tassa scatterebbe per le consegne a domicilio effettuate con mezzi inquinanti. Tutti da definire i dettagli e le modalità di attuazione. In campo previdenziale, come indicato dal presidente del Consiglio, la prima mossa sarà la proroga delle misure in scadenza, quindi Ape sociale, Opzione Donna e Quota 102, che attraversi vari canali permettono a platee ristrette di lavoratori di accedere direttamente alla pensione. Si valuta però anche un meccanismo di segno opposto, per trattenere in attività chi ha più di 63 anni attraverso l'incentivo di sgravi contributivi: questi renderebbero più pesante la retribuzione, rendendo conveniente la scelta di lavorare.

 

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Reddito di cittadinanza, la revisione

In manovra entrerebbe, come previsto, anche la revisione del reddito di cittadinanza. Obiettivo evitare che la fruizione del sussidio dissuada gli interessati dalla ricerca di un impiego. Il reddito sarebbe destinato in via prioritaria a chi non è in grado di svolgere un'attività lavorativa e alle famiglie numerose. Con lo stesso obiettivo viene presa in considerazione una modifica della Naspi, l'attuale indennità di disoccupazione. Qualche novità ci sarebbe anche per il superbonus 110 per cento: la percentuale di detrazione potrebbe essere ridotta rispetto al decalage già previsto, fermo restando il mantenimento del beneficio per chi ha già avviato i lavori. Possibile che dalla rivisitazione di tutte queste voci siano ricavate risorse aggiuntive da destinare al finanziamento di altri provvedimenti ritenuti prioritari. In un impianto che come detto avrà al suo centro gli interventi per ridurre il peso del caro-bollette.
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Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 21:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA