Le pensioni liquidate nel 2023 e nel 2024 saranno per la parte contributiva più alte a parità di contributi versati rispetto a quelle del biennio precedente grazie all'aggiornamento dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo.
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Pensioni più alte nel 2023
Nel prossimo biennio infatti, a causa della riduzione della speranza di vita dovuta all'aumento di mortalità legato al Covid, i coefficienti saranno più alti di circa il 2-3% rispetto a quelli del biennio 2021-2022 e questo si rifletterà sulla parte contributiva dell'assegno. I coefficienti di trasformazione, infatti, sono valori che concorrono al calcolo della pensione con metodo contributivo. Grazie a questi valori il montante contributivo versato dal lavoratore durante la sua vita lavorativa viene trasformato nella pensione annua. L'Inps con una nota ha diffuso i nuovi coefficienti adottati con il decreto interministeriale del 1 dicembre (Lavoro ed Economia) che indica per la prima volta variazioni positive di questi valori ad eccezione di quelle dai 66 anni in poi nel triennio 2013-15 (nei periodi precedenti il valore dopo i 65 anni non cambiava al crescere dell'età).
I coefficienti
A 67 anni il coefficiente per il biennio 2023-24 sarà 5,723 a fronte del 5,575 del biennio 2021-2022, più alto anche del triennio 2016-18 (5,700).
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