Pensioni, chi sono gli "esclusi" dagli aumenti di marzo. Ecco come sarà la rivalutazione all’inflazione

La tabella con tutti gli importi e chi è interessato

Lunedì 20 Febbraio 2023 di Alessandro Rosi
Pensioni, chi sono gli "esclusi" dagli aumenti di marzo. Ecco come sarà la rivalutazione all’inflazione

Aumenti sì, ma non per tutti. A marzo arriverà la rivalutazione delle pensioni all'inflazione. Ci sono però degli esclusi. L'Inps ha spiegato che chi ha un reddito da pensione superiore a 2.101,52 euro, cioè quattro volte il trattamento minimo, dal prossimo mese riceverà la rivalutazione piena al 100% della pensione rispetto all'inflazione, sulla base delle percentuali inserite nella legge di bilancio.

Saranno inoltre pagati gli arretrati delle rivalutazioni relativi ai mesi di gennaio e febbraio. Quando? A partire dal primo del mese, secondo il calendario dei pagamenti. Chi è allora che non la riceverà? Non tutti coloro che non hanno ricevuto gli aumenti li avranno subito, ma solo alcune fasce di importo dei trattamenti pensionistici coinvolte dalla rivalutazione, con diverse modalità di assegnazione degli aumenti.

Pensioni, a marzo 2023 pagamento rivalutazione con arretrati a aumenti. Arriva il maxi assegno (ma non per tutti)

 

Chi riceverà a marzo gli aumenti

Come indicato dall'Inps, chi ha un reddito pensionistico fino a quattro volte il minimo ha già percepito (da gennaio) l’assegno sociale aumentato del 7,3%. Una rivalutazione all’inflazione al 100%. Mentre chi deve ricevere un assegno tra le quattro e le cinque volte il minimo (con una pensione superiore a 2.101,52 euro lordi) vedrà arrivare gli aumenti con gli arretrati a marzo. La rivalutazione per queste persone, in questo caso, è all’85%. L’aumento sarà quindi del 6,205% per ogni assegno mensile. E chi ha un reddito da pensione tra le cinque e le sei volte il trattamento minimo (da 2.626,91 a 3.152,28 euro lordi)? Anche questa fascia percepirà l'aumento dal prossimo meso, ma solo il 53% del tasso di inflazione. La rivalutazione, quindi, è al 3,869%.

 

Chi percepirà meno del 4% in più

Chi vedrà un aumento della pensione minore? Il meccanismo è semplice: più sale la pensione, più diminuisce la rivalutazione. Che è al 47% (con un aumento al 3,43%) per le pensioni pari o inferiori a otto volte il minimo (tra 3.153 e 4.203 euro lordi al mese). Mentre al 37% (aumento del 2,7%) per chi riceve assegni pari o inferiori a dieci volte il minimo (tra 4.204 e 5.253 euro lordi). L'utlimo gradino è infine al 32% (cioè un aumento del 2,336%) per tutti coloro che hanno assegni superiori a dieci volte il minimo (cioè prendono oltre 5.253,81 euro lordi al mese).

 

Gli aumenti superiori al 6%

Gli aumenti superiori al 6% degli assegni mensili arriveranno, dunque, solo per chi riceve assegni al massimo 5 volte superiore al minimo. E per gli altri? Gli incrementi saranno in proporzione inferiori essendo gli assegni più alti. Nel 2024, inoltre, sono attese nuove maggiorazioni in base all’inflazione del 2023.

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 22:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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