Pensione di reversibilità e altri redditi, nuovi limiti alle decurtazioni: il taglio non può superare il totale delle altre entrate

Pensioni di reversibilità e altri redditi, scattano nuovi limiti alle decurtazioni

Venerdì 1 Luglio 2022 di Michele Di Branco
Pensione di reversibilità e altri redditi, nuovi limiti alle decurtazioni: il taglio non può superare il totale delle altre entrate

Tagliare la pensione di reversibilità si può.

Ma senza esagerare. La riduzione dell'assegno, ad esempio, non può andare oltre la somma delle altre entrate del beneficiario. Corte Costituzionale in soccorso degli eredi titolari di un trattamento previdenziale. Con una sentenza (numero 182, giudice Maria Rosaria San Giorgio) la Consulta ha infatti stabilito che la pensione di reversibilità non può essere decurtata - in caso di cumulo con ulteriori redditi del beneficiario - di un importo che superi l'ammontare complessivo dei redditi aggiuntivi. Come a dire, in pratica, che se gli altri redditi, in totale, arrivano a quota mille euro, il taglio della reversibilità dovrà fermarsi a quota 999. La Corte ha dunque dichiarato fondata una questione sollevata dalla Corte dei conti sul cumulo tra pensione di reversibilità e redditi aggiuntivi del beneficiario.

LA PRONUNCIA
La pronuncia nasce dal caso di una titolare di una pensione di reversibilità che, per due annualità, aveva beneficiato di propri redditi aggiuntivi e si era vista decurtare il trattamento pensionistico di una somma superiore all'importo di questi redditi. I giudici hanno rilevato l'irragionevolezza di una simile situazione che si pone in contrasto con la finalità solidaristica che ispira l'istituto della reversibilità, che punta a valorizzare il legame familiare che univa, in vita, il titolare della pensione con chi, alla sua morte, ha beneficiato del trattamento di reversibilità.

Con una decurtazione eccessiva, ha riconosciuto la Consulta, quel legame familiare, anziché favorire il superstite, finisce paradossalmente per nuocergli, privandolo di una somma che travalica i propri redditi personali. Pertanto, nel ribadire che il cumulo tra pensione e reddito deve sottostare a determinati limiti (dovendosi bilanciare i diversi valori coinvolti), la Corte ha precisato che, in presenza di altri redditi, la pensione di reversibilità può essere decurtata solo fino a concorrenza dei redditi stessi.
Occorre ricordare che, nel corso del 2022, sono già intervenute alcune novità in materia di pensioni di reversibilità ampliando la platea dei beneficiari.

Nello specifico, la circolare Inps 19/2022 ha chiarito che avranno diritto al trattamento anche i coniugi separati senza diritto agli alimenti. Con tanto di apertura al riesame delle domande respinte non passate in giudicato. superstite, con necessità di ripartire la reversibilità. Non solo: per quanto riguarda i divorziati, se titolari di assegno avranno diritto alla pensione allo stesso modo del coniuge superstite, con necessità di ripartire la reversibilità.

La ripartizione sarà valutata sulla base della durata dei matrimoni e le convivenze, l'importo dell'assegno e la condizione economica. Anche figli e nipoti prenderanno la reversibilità. E la stessa situazione, in talune circostanze, vale se la persona lascia figli che studiano.

Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 07:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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