Non solo mutui. L’aumento dei tassi deciso dalla Bce che porta il costo del denaro al 3% avrà impatto anche sugli altri prestiti chiesti dalla famiglie.
QUANTO SALIRÀ LA NUOVA RATA
Il 2022 è stato l’anno della svolta e per quanto riguarda il credito al consumo, i tassi arriveranno all’11% (contro il 9,25% fotografato da Bankitalia a novembre, in rialzo sull’8,93% di ottobre). E dunque secondo i calcoli della stessa Fabi Comprare un’automobile a rate, per esempio un modello da 25.000 euro, potrebbe costare, nel caso di un finanziamento decennale a un tasso dell’11,3%, oltre 5.500 euro in più rispetto al 2021. Per quanto riguarda i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso sono destinate a raddoppiare, mentre per quelli a tasso variabile il «rimborso» mensile dovrebbe salire del 31%. Più nel dettaglio, per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni (il tasso medio applicato dalle banche potrebbe del 3,9%), la rata mensile è di 1.056 euro; per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 3,7%, la rata mensile e, invece, di 517 euro. Quanto ai vecchi mutui, invece, nessuna differenza per quelli a tasso fisso, mentre le rate di quelli a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 43%. Il valore complessivo dei mutui per l’acquisto di abitazioni ammontava, a fine novembre, a 426 miliardi di euro, in crescita di 50 miliardi rispetto a fine 2017 (+13,5%).
LA CRESCITA DEI PRESTITI
A fronte dell’aumento dei tassi già agli atti e del possibile nuovo aumento già a marzo, è difficile fare previsioni per l’anno in corso, sul fronte dei consumi e dunque della domanda di credito al consumo da parte degli italiani. L’ultimo barometro di Crif dice intanto che il 2022 ha visto una ripresa a doppia cifra del credito al consumo, con un incremento complessivo delle richieste del +18,9% rispetto al 2021, recuperando così il clima di fiducia dopo lo shock pandemico degli ultimi due anni (dati Eurisc, il Sistema di informazioni creditizie gestito da Crif). Nel dettaglio, si è registrata una crescita del 22,9% per le richieste di finanziamento personali e del +16,7% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi.