Pagamento a rate, quanto costa dopo l'aumento dei tassi? Dalla casa all'auto: ecco cosa cambia

Per quanto riguarda i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso sono destinate a raddoppiare, mentre per quelli a tasso variabile il «rimborso» mensile dovrebbe salire del 31%

Sabato 4 Febbraio 2023 di Roberta Amoruso
Dall'auto alla casa sale il costo delle rate

Non solo mutui. L’aumento dei tassi deciso dalla Bce che porta il costo del denaro al 3% avrà impatto anche sugli altri prestiti chiesti dalla famiglie.

Prestiti per elettrodomestici, pc oppure per le auto, quelli più frequenti. Secondo un’analisi della Fabi sono 6,8 milioni le famiglie italiane indebitate, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa.

QUANTO SALIRÀ LA NUOVA  RATA

Il 2022 è stato l’anno della svolta e per quanto riguarda il credito al consumo, i tassi arriveranno all’11% (contro il 9,25% fotografato da Bankitalia a novembre, in rialzo sull’8,93% di ottobre). E dunque secondo i calcoli della stessa Fabi Comprare un’automobile a rate, per esempio un modello da 25.000 euro, potrebbe costare, nel caso di un finanziamento decennale a un tasso dell’11,3%, oltre 5.500 euro in più rispetto al 2021. Per quanto riguarda i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso sono destinate a raddoppiare, mentre per quelli a tasso variabile il «rimborso» mensile dovrebbe salire del 31%. Più nel dettaglio, per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni (il tasso medio applicato dalle banche potrebbe del 3,9%), la rata mensile è di 1.056 euro; per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 3,7%, la rata mensile e, invece, di 517 euro. Quanto ai vecchi  mutui, invece, nessuna differenza per quelli a tasso fisso, mentre le rate di quelli a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 43%. Il valore complessivo dei  mutui per l’acquisto di abitazioni ammontava, a fine novembre, a 426 miliardi di euro, in crescita di 50 miliardi rispetto a fine 2017 (+13,5%).

LA CRESCITA DEI PRESTITI

A fronte dell’aumento dei tassi già agli atti e del possibile nuovo aumento già a marzo, è difficile fare previsioni per l’anno in corso, sul fronte dei consumi e dunque della domanda di credito al consumo da parte degli italiani. L’ultimo barometro di Crif dice intanto che il 2022 ha visto una ripresa a doppia cifra del credito al consumo, con un incremento complessivo delle richieste del +18,9% rispetto al 2021, recuperando così il clima di fiducia dopo lo shock pandemico degli ultimi due anni (dati Eurisc, il Sistema di informazioni creditizie gestito da Crif). Nel dettaglio, si è registrata una crescita del 22,9% per le richieste di finanziamento personali e del +16,7% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi.

Ultimo aggiornamento: 19:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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