Open Fiber, Enel cede 50% a CDP e Macquarie per 2,65 miliardi

Giovedì 5 Agosto 2021
Open Fiber, Enel cede 50% a CDP e Macquarie per 2,65 miliardi
(Teleborsa) - Enel ha firmato, nella tarda serata di ieri, i contratti relativi alla cessione dell'intera partecipazione da essa detenuta in Open Fiber, pari al 50% del capitale sociale.

In particolare - si legge in una nota - il contratto relativo alla cessione a Macquarie Asset Management del 40% del capitale di Open Fiber prevede un corrispettivo di 2.120 milioni di euro, inclusivo del trasferimento dell'80% della porzione Enel dello "shareholders' loan" concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati. Il contratto prevede che il corrispettivo sopra indicato risulti incrementato ad un tasso pari al 9% annuo calcolato a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al closing dell'operazione.

Il contratto relativo alla cessione a CDP Equity (CDPE) del 10% del capitale di Open Fiber prevede a sua volta un corrispettivo di 530 milioni di euro, inclusivo del trasferimento a CDPE del 20% della porzione Enel dello "shareholders' loan" concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati.
I contratti sopra indicati prevedono inoltre il riconoscimento in favore di Enel degli "earn-out", legati ad eventi futuri ed incerti, descritti nei comunicati stampa del 17 dicembre 2020 e del 30 aprile 2021.

Il perfezionamento della cessione a Macquarie Asset Management e CDPE dell'intera partecipazione detenuta da Enel in Open Fiber, atteso nel corso dell'ultimo trimestre del 2021, è subordinato ad una serie di condizioni: l'ottenimento, da parte delle banche finanziatrici di Open Fiber, dei waiver necessari al trasferimento a Macquarie Asset Management del 40% del capitale di Open Fiber detenuto da Enel; l'ottenimento delle varie autorizzazioni amministrative propedeutiche al trasferimento a Macquarie Asset Management e CDPE dell'intera partecipazione detenuta da Enel in Open Fiber (con particolare riguardo alla procedura in materia di golden power presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e all'autorizzazione dell'Autorità Antitrust comunitaria).
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