Nuova Alitalia, stipendi ridotti e una norma salva brand: Ita verso il decollo

Venerdì 3 Settembre 2021 di Rosario Dimito
Nuova Alitalia, stipendi ridotti e una norma salva brand: Ita verso il decollo

Il governo completa la procedura per la cessione di tutti gli asset Alitalia, compresi gli slot e soprattutto il marchio cui Ita aspira dopo essersi assicurata a un valore concordato il ramo aviation. Ieri, in parallelo al Cdm, si è svolto un nuovo incontro fra sindacati e dirigenti Ita sulla parte normativa del contratto del personale navigante. L'esito: fumata nera, perché il documento di Ita è stato respinto come «irricevibile».
Nel decreto su «Investimenti e sicurezza delle infrastrutture» varato dal Cdm sono state inserite alcune norme relative ad Alitalia che, con il tradizionale tagli-e-cuci, andranno a modificare il precedente provvedimento convertito a luglio scorso contenente un pacchetto di misure anti-Covid.

In particolare c'è l'art. 7 (Disposizioni in materia di traffico aereo), che innanzitutto proroga al 30 ottobre 2022 la regolamentazione dei collegamenti di linea tra Milano-Linate e altri aeroporti del Regno Unito.

Alitalia e marchio Ita, tutte le novità

 

Al punto 2 dell'articolo il decreto delinea il percorso al quale i commissari dovranno attenersi «a seguito della cessione totale o parziale dei compendi aziendali del ramo aviation». Riguardo «gli slot aeroportuali non trasferiti all'acquirente» essi « sono restituiti al responsabile dell'assegnazione delle bande orarie sugli aeroporti individuato», cioè a Eurocontrol, un'organizzazione intergovernativa di Bruxelles, civile e militare cui partecipano 41 Stati europei, il cui scopo principale è di sviluppare e mantenere un efficiente sistema di controllo del traffico aereo a livello europeo.

Alitalia, ok l’offerta da 100 milioni


Quindi il decreto disciplina «l'autonoma cessione del marchio Alitalia, da effettuarsi nei confronti di titolari di licenze di esercizio di trasporto aereo o di certificazioni di operatore aereo, individuati tramite procedura di gara che, nel rispetto delle disposizioni europee, anche in materia antitrust, garantisca la concorrenzialità delle offerte e la valorizzazione del marchio». Voluta da ministro Giancarlo Giorgetti, la disposizione mira ad escludere che nella gara si inseriscano società non titolate, vale a dire senza i requisiti, onde evitare speculazioni che aggraverebbero i costi dell'operazione. Non a caso nell'ultimo passaggio si rimarca l'esigenza che sia garantita la valorizzazione del brand con l'utilizzo pieno.


IL FONDO DI 100 MILIONI
Infine al punto 9 viene fatta una precisazione a favore «dei titolari di titoli di viaggio nonché di voucher o analoghi titoli emessi dall'amministrazione straordinaria in conseguenza dell'emergenza» che possono beneficiare di indennizzo da attingere dal fondo di dotazione del Mef di 100 milioni.
Intanto, secondo alcune fonti, il passaggio diretto del ramo volo da Alitalia a Ita è già previsto nell'accordo di massima raggiunto a maggio tra la Commissione europea e il governo italiano, perciò non servirà un nuovo via libera formale da parte di Bruxelles, che tuttavia continua a monitorare l'operazione.
A parte ciò, ora il presidente esecutivo Domenico Altavilla è alle prese con il negoziato con i sindacati che non fa passi in avanti. Ieri Domenico Galasso (capo del personale) e Claudio Tanilli (capo delle relazioni industriali) hanno consegnato ai rappresentanti dei lavoratori la bozza di documento attinente la parte normativa del contratto.

Ita, via alla vendita dei biglietti: ma non ci sono voli per gli Usa

Per i piloti previsto un taglio del 21% dello stipendio medio, del 25% per i comandanti, dell'11% per gli assistenti di volo (dove è prevista una fungibilità di mansioni non essendoci più ripartizioni fra capo cabina di medio e lungo raggio) e del 15% per le retribuzioni del personale di terra. Inoltre, meno turni di riposo (da 120 a 110 più altri 14 che possono essere revocati) e meno ferie (da 30 a 28). Le promozioni da pilota a comandante avverranno a discrezione di Ita e non più in funzione dell'anzianità. Oggi il negoziato riprende sull'orario di lavoro mentre ieri sera erano salite a 18.500 le domande di assunzione.
 

 
Ultimo aggiornamento: 10:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci