Mutui, Bce verso aumento tassi: aumento annuale di 150 euro

Uno studio aiuta a capire quanto spenderanno in più le famiglie che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile

Mercoledì 26 Ottobre 2022
Mutui, domani l'annuncio BCE sui tassi: prevista rata fino a 50 euro in più. Ecco per chi
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Atteso per domani l’annuncio della BCE sul nuovo aumento dei tassi Euribor, che secondo gli esperti, potrebbe arrivare a +0,75%. Un aumento che determinerà incrementi nella rata di chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile: si stimano circa 50 euro in più sulla prossima rata, con un incremento annuo di 150 euro. 

Famiglie in difficoltà 

Rincari significativi che potrebbero mettere sotto pressione molte famiglie. Già nei primi 9 mesi dell’anno, secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research, 2,4 milioni di italiani con un mutuo a tasso variabile hanno dichiarato di aver avuto difficoltà a rimborsare il finanziamento e addirittura 218.000 mutuatari hanno dovuto saltare una o più rate.

E se i prezzi continueranno a salire, 780.000 mutuatari (tra chi ha un fisso e un variabile) hanno dichiarato che potrebbero essere costretti a saltare le prossime rate. 

 

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Mutuo a tasso fisso: cosa cambia 

Il discorso è diverso per chi ha un mutuo a tasso fisso: in quel caso il mutuatario conosce fin dall'inizio qual è la percentuale di interessi che è tenuto corrispondere all'istituto di credito. Vero è che sottoscrivere un mutuo a tasso fisso oggi è comunque molto più oneroso che in passato. 

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Di quanto può aumentare il mutuo?   

Per calcolare l’aumento della rata di un mutuo variabile Facile.it ha preso come riferimento un finanziamento medio (126.000 euro in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022) valutando come è cresciuta a seguito degli aumenti dei tassi da parte della BCE e ipotizzando che per i prossimi mesi l’Euribor, l’indice di riferimento per i mutui variabili, cresca dello 0,75%. Il tasso (Tan) di partenza sottoscritto a gennaio e usato nell’analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro.

Ebbene, un mutuatario medio che ha sottoscritto un finanziamento variabile da 126.000 euro a gennaio 2022 si troverebbe, se ci fossero ulteriori rialzi, a pagare una rata da 604 euro, vale a dire il 32% in più rispetto alla prima rata.

Già a ottobre infatti la rata è arrivata a circa 556 euro, ovvero circa 100 euro in più rispetto a quella iniziale.  

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Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 16:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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