Confindustria-Finint, i minibond del Nordest fanno scuola: raccolti 61 milioni al primo colpo

Giovedì 16 Febbraio 2023 di Maurizio Crema
Leopoldo Destro

VENEZIA - Confindustria Veneto Est ha centrato un obiettivo inedito per un'associazione di imprenditori. Il suo basket bond territoriale ha fatto "canestro" finanziando 9 imprese del Nordest per 61 milioni a costi ridotti (il 4,5% in media). Merito dell'impegno sul territorio della Confindustria di Padova-Treviso-Venezia-Rovigo e dell'ingegneria finanziaria di Banca Finint in collaborazione con Elite. Ma anche delle garanzie da "grande fratello" finanziario messe in campo dal fondo europeo gestito da Bei, la Banca europea degli investimenti, e a due finanziatori di primo piano: Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito Centrale. L'iniziativa finanziaria di Veneto Est, prima nel suo genere in Italia, ha fatto scuola, tanto da essere allargata ad altre 13 aziende italiane.
«Oltre 500 milioni di ricavi e 2.500 addetti diretti. Sono i numeri di economia reale che stanno dietro le nove aziende emittenti - osserva Leopoldo Destro, presidente di Confindustria Veneto Est -. Siamo orgogliosi del successo del primo bond di sistema del Nordest, che con quasi metà della raccolta totale del Basket Bond Italia, testimonia che quest'area è pronta a crescere e innovarsi. Siamo determinati a rafforzare l'impegno in questa direzione anche valutando nuovi bond di sistema se ci saranno le condizioni». «Siamo stati i primi a introdurre i Basket Bond in Italia nel 2014 - afferma Alberto Nobili di Banca Finint - ora puntiamo ad allargare la platea di emittenti ad altre eccellenze».
L'emissione di mini obbligazioni targate Veneto Est ha raccolto 46 milioni confluiti nel portafoglio cartolarizzato e altri 15 sottoscritti direttamente dagli investitori, fondi che andranno a finanziare i progetti di sviluppo di 9 imprese venete e friulane.

Alle prime 3 società venete emittenti del Bond Venetocentro (Antonio Carraro, Novation Tech, Telebit), si sono aggiunte a fine anno altre 6 aziende: Aton (società trevigiana Benefit che realizza e vende software e servizi It ha emesso minibond per 3 milioni); Azzurra Group (produce e commercializza mobili e arredo bagno, bond da 4 milioni per la società di Pasiano, Pordenone); Bonotto (specializzata nei palancolati e componenti strutturali per l'edilizia, 3 milioni per la realtà trevigiana); Bortolomiol (produce e commercializza a Valdobbiadene vini e prosecco superiore Docg, 2 milioni); Mobili Fiver (settore del legno e arredo-design, 3 milioni alla società friulana); HNH Hospitality (uno dei principali operatori indipendenti nella gestione di hotel a 4 e 5 stelle, 5 milioni per il gruppo veneziano).


NUOVE CONDIZIONI
«L'idea era nata a fine del 2021 e abbiamo iniziato a costruirla insieme a Finint promuovendola poi tra i nostri associati come una fonte complementare di finanziamento e non alternativa al credito bancario - spiega Bruno Carrera, vice direttore generale di Confindustria Veneto Est -. Finita l'emergenza Covid e crediamo in via di conclusione quella energetica, le agevolazioni finanziarie eccezionali andranno a esaurirsi e il sistema bancario attuerà politiche sempre più stringenti, quindi serviranno altri strumenti di finanziamento come questi bond. Mettendo insieme più aziende siamo riusciti a cubare cifre più importanti ottenendo l'interesse di investitori istituzionali e non speculativi come Cdp e Mcc. Pensavamo di raccogliere oltre 40 milioni, siamo andati molto al di là». Un successo dovuto anche alle condizioni favorevoli: «Mediamente tra tassi d'interesse, garanzie, spese costruzione dell'emissione si paga il 4,5%, costi quindi molto contenuti. La garanzia Bei poi lascia tranquilli anche Cdp e Mcc. Anche la durata è valida: in media 6 anni con un pre ammortamento da 18 a 24 mesi, hai tutto il tempo di far maturare l'investimento».
L'amministratore unico di Azzurra Group, Paolo Martin, sottolinea: «Dobbiamo ampliare la nostra struttura produttiva e ho scelto il minibond come ulteriore tipologia di finanziamento da affiancare ai canali tradizionali». «Con questa operazione puntiamo a rafforzare l'identità del nostro brand, incrementandone l'efficientamento energetico e la sostenibilità», il commento della presidente del marchio del vino trevigiano Maria Elena Bortolomiol.
 

Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci