Mercato auto, immatricolazioni in Europa ripartono ad agosto (+3,4%) dopo 13 mesi calo. Negli 8 mesi -11,8%

Venerdì 16 Settembre 2022
Un parco auto

Ad agosto il mercato europeo (Ue+Efta+Uk) delle auto nuove è finalmente tornato a crescere (+3,4%), chiudendo tredici mesi consecutivi di calo.

Lo rende noto l’associazione europea dei costruttori Acea segnalando come, il risultato rimane molto al di sotto dei livelli pre-pandemia. Nell’Ue si registra una crescita del 4,4% con tutti i principali mercati che hanno contribuito positivamente, con solidi guadagni registrati in Italia (+9,9%), Spagna (+9,1%), Francia (+3,8%) e Germania (+3%). Acea diffonde anche i dati di luglio che mostrano per l’Europa un calo del 10,6% delle nuove immatricolazioni di auto e del 10,4% nell’Unione Europea, nonostante una base di confronto già bassa causata dalla continua carenza di semiconduttori.

Tutti e quattro i principali mercati dell’Ue hanno registrato, a luglio, una performance peggiore rispetto a un anno fa, con la Germania (-12,9%) e la Spagna (-12,5%) che hanno registrato i cali più forti. Nei primi otto mesi dal 2022, i volumi complessivi si sono ridotti del l’11,8% in Europa (Ue+Efta+Uk) e dell’11,9% nell’Ue per raggiungere quasi 6 milioni di autovetture nuove vendute. Nonostante il recente miglioramento, i precedenti ribassi pesano negativamente sulla performance cumulativa. Di conseguenza, i quattro mercati chiave hanno subito perdite finora quest’anno: Italia (-18,4%), Francia (-13,8%), Germania (-9,8%) e Spagna (-9,4%).

«Primo segnale positivo (debole) del mercato dell’ auto dell’Europa Occidentale (Ue, Efta, Uk) in agosto. Dopo tredici cali mensili consecutivi le immatricolazioni hanno fatto registrare una crescita del 3,4%. Il miglioramento ha interessato tutti i trenta paesi dell’area tranne 7 piccoli mercati (Danimarca, Finlandia, Lituania, Romania, Slovacchia, Slovenia e Norvegia)». Lo sottolinea il Centro Studi Promotor. «Il segnale di crescita resta però debolissimo se si considera che nel periodo gennaio-agosto 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, vi è un calo dell’11,8% mentre rispetto allo stesso periodo del 2019 c’è ancora un calo del 33,3%. A ciò si aggiunge che le prospettive non appaiono positive anche perché ai fattori di crisi non ancora superati (pandemia, carenza di componenti, calo del potere di acquisto degli automobilisti, guerra in Ucraina) si stanno aggiungendo l’aumento vertiginoso dei costi dell’energia e la crescita dell’inflazione che finirà per incidere in maniera significativa anche sui prezzi delle auto.

I cinque maggiori mercati dell’area complessivamente si sono aggiudicati il 64,4% delle immatricolazioni e sono tutti in crescita. Il risultato migliore è proprio quello dell’Italia in cui le immatricolazioni crescono in agosto del 9,9% su agosto 2021. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, »le immatricolazioni in Italia sono ritornate ai livelli degli anni ‘60 del secolo scorso«. In diversi paesi dell’Europa Occidentale - spiega il Csp - si sta registrando un certo incremento delle vendite di auto elettriche, ma purtroppo non in Italia dove le immatricolazioni di auto elettriche pure (BEV) nel periodo gennaio-agosto 2022 sono in calo del 20%, nonostante gli incentivi. 

Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 16:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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