Manovra, Ue: «Italia non pienamente in linea, sia pronta a correzioni nel 2024». Gentiloni: «Non bocciata, sia prudente»

Per Bruxelles il progetto di bilancio italiano «non è completamente in linea con le raccomandazionì del luglio scorso per quanto riguarda il rispetto del limite massimo di aumento della spesa primaria netta»

Martedì 21 Novembre 2023
Manovra, Ue: «Italia non pienamente in linea, sia pronta a correzioni nel 2024». Gentiloni: «Non bocciata, sia prudente»

Il piano di bilancio per il prossimo anno dell'Italia passa al vaglio di Bruxelles, tuttavia ci sono vari aspetti che preoccupano e per questo la Commissione europea la invita a «essere pronta a prendere le necessarie misurè di correzione dei conti pubblici 2024». È questa la conclusione cui arriva Bruxelles che oggi ha pubblicato le sue valutazioni sui progetti di bilancio, valutazioni che i parlamenti nazionali dovrebbero tenere in considerazione.

Manovra, dopo Moody’s si lavora alle modifiche: priorità a sanità e pensioni. Verso un maxi emendamento

Manovra, le valutazioni Ue

Nella stessa situazione dell'Italia si trovano Lettonia e Olanda.

In linea generale il progetto di bilancio italiano «non è completamente in linea con le raccomandazionì del luglio scorso per quanto riguarda il rispetto del limite massimo di aumento della spesa primaria netta. Inoltre, l'Italia (e altri otto paesi tra cui la Germania) non rispetta la raccomandazione di usare il risparmio derivante dall'esaurirsi delle misure contro il caro-energia per ridurre il deficit pubblico». In sostanza, l'opinione a Bruxelles è che l'Italia dovrà essere alle prese con un periodo di consolidamento di bilancio pur mantenendo gli impegni di investimento. In ogni caso, nessun progetto di bilancio degli stati Eurozona viene considerato a "serio rischio" di non rispettare il patto di stabilità.

Gentiloni: «Non bocciatura ma invito a prudenza»

«Non si tratta di una bocciatura si tratta di un invito alla prudenza di bilancio e di un invito a utilizzare al meglio le risorse comuni europee». Lo ha detto il commissario europeo Paolo Gentiloni in conferenza stampa rispetto al parere Ue sulla manovra dell'Italia. «Noi per definizione abbiamo un rapporto costruttivo col Governo italiano, come con i governi dell'Unione in generale», ha detto. Nel caso di questa legge di bilancio «la nostra opinione dice che non è pienamente in linea con le raccomandazioni europee», tradotto «non è una bocciatura».

I "voti" Ue ai Paese europei

Nessun Paese dell'area euro viene bocciato dalla Commissione europea per i progetti di bilancio 2024 per la semplice ragione che non ci sono (ancora) procedure di sorveglianza e raccomandazioni strette da mettere in cantiere: le regole del patto di stabilità sono ancora sospese fino al 31 dicembre e quelle nuove sono ancora sotto un difficile negoziato. Tuttavia se ne parlerà a giugno, dopo le elezioni Ue e sulla base dei risultati di finanza pubblica del 2023 che ancora non si conoscono con precisione. Bruxelles oggi indica di «non aver riscontrato che ci sia un documento programmatico di bilancio che corra un serio rischio di non essere conforme con il patto si stabilità e crescità.

Ma questo non vuol dire che alcuni paesi questo rischio (anche se non serio) pure lo corra. In sostanza, la Commissione disegna tre "gironi": nel primo si trovano sette paesi i cui bilanci sono in linea con le raccomandazioni del Consiglio del luglio 2023; nel secondo si trovano nove paesi (tra cui l'Italia) i cui progetti non sono pienamente in linea; nel terzo si trovano quattro paesi (tra cui la Francia) che rischiano di non essere in linea. Mentre l'Italia, Lettonia e Olanda devono 'essere prontì a prendere misure di consolidamento, Belgio, Finlandia, Francia e Croazia sono invitate esplicitamente a prenderle.

I "gironi" dei Paesi

Nel primo "girone" si trovano Cipro, Estonia, Grecia, Sspagna, Irlanda, Slovenia e Lituania; nel secondo si trovano Austria, Germania, Italia, Lussemburgo, Lettonia, Malta Olanda, Portogallo e Slovacchia. Germania, Malta e Portogallo sono invitati a ritirare le misure di sostegno per il caro-energia 'il più presto possibile nel 2023 e nel 2024 mentre Lussemburgo e Slovacchia devono assicurare che il nuovo piano di bilancio sia in linea con le raccomandazioni. La Commissione non ha attualmente alcuna preoccupazione sulla sostenibilità di bilancio degli stati dell'euro. Tuttavia ci sono diversi problemi aperti tra cui il rispetto del limite dell'aumento della spesa netta primaria nel 2024 che sarà il parametro centrale di riferimento per la sorveglianza di bilancio Ue sotto il patto di stabilità riformato. Belgio, Finlandia, Francia e Croazia sono considerate a rischio di non rispettarlo: Italia, Lussemburgo; Lettonia e Slovacchia non sono pienamente in linea con tale raccomandazione. Di qui l'invito a Belgio, Finlandia, Francia e Croazia a prendere le misure necessarie per riparare.

A luglio la Commissione aveva raccomandato che gli stati usassero quanto originato in termini di risparmio per l'uscita dalla fase di sostegno delle misure anti caro-energia allo scopo di ridurre il disavanzo. La maggior parte dei governi prevede di completare l'uscita da tali misure nel 2023 e nel 2024, ma questo non è il caso di Francia, Croazia, Lussemburgo, Malta, Germania e Portogallo in cui misure rilevanti resteranno in vigore anche nel 2024. Diversi paesi usano tali risparmi di spesa per ridurre il deficit, Austria, Belgio, Croazia, Germania, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Olanda e Slovacchia 'rischiano di non essere in linea con questa parte delle raccomandazioni dato che parte dei loro risparmi dal ritiro delle misure sull'energia non sono attese ridurre il loro disavanzo pubblicò.Le opinioni sui programmi di bilancio saranno discussi nella riunione dell'Eurogruppo il 7 dicembre

Ultimo aggiornamento: 19:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA