Manovra, dalle pensioni alla social card: pressing di FI e lega per le modifiche

Alleati già al lavoro sugli emendamenti. Gli azzurri: assegno minimo a 600 euro. E Salvini convoca gli eletti

Mercoledì 23 Novembre 2022 di Francesco Malfetano
Manovra, dalle pensioni alla social card: pressing di FI e Carroccio per le modifiche

«La aspettiamo in Aula». A conferenza stampa archiviata gli animi all’interno della maggioranza sono meno distesi di quanto appaia davanti alle telecamere. Tant’è che a microfoni spenti la versione che racconta di una Manovra «coraggiosa» ma incardinata in un «testo obbligato dalla crisi» e dai «tempi ristretti», lascia rapidamente spazio al pressing di Lega e Forza Italia.

Il provvedimento, spiegano in coro minimizzando l’entità delle divergenze, «è migliorabile». E del resto più d’uno racconta che se il documento è passato dopo tre giorni di faccia a faccia «complicati», è solo perché «quel testo non è affatto chiuso».

Prima di essere spedito a Bruxelles per la bollinatura dell’Unione europea attesa entro fine anno, è infatti d’obbligo il passaggio a Montecitorio e a palazzo Madama. Qui, a colpi di emendamenti, la manovra può cambiare su più fronti, allargando le maglie di quei compromessi raggiunti a fatica. Non può essere un caso che lunedì notte, mentre il cdm era ancora sul punto di terminare, il duo Cattaneo-Ronzulli già squadernava una nota congiunta in cui annunciava la battaglia in Aula. 

I FOCUS

Nel mirino per Forza Italia ci sono le pensioni minime e la decontribuzione per i giovani under35. «Su cui ci aspettavamo qualcosa di più» spiega una fonte ai vertici del partito. Specie sul primo punto, su cui «Berlusconi insiste e vorrebbe più dell’innalzamento a 570 euro. Non i mille che ha detto in campagna elettorale, ma almeno arrivare a 600 euro reali ora e 650 l’anno prossimo». Per quanto non sia neppure disponibile ancora un testo della Manovra (il ministro Giancarlo Giorgetti è al lavoro), girano già delle cifre. Per quella che viene considerata una platea ridotta sarebbero necessari altri 100 milioni di euro.

«Minima spesa massima resa» conclude un azzurro, riferendosi alla bandierina che pianterebbe il Cavaliere sul punto. Un po’ come quella che i forzisti hanno tutta l’intenzione di affondare sul Superbonus che oggi, nella sua transizione dal 110% al 90%, «è disordinato» e «penalizza famiglie e imprese». Ad attendere l’esecutivo in pratica c’è un confronto “aspro” che non è però annunciato solo dai berlusconiani di ferro, ma anche - si apprende - da un Matteo Salvini che è apparso particolarmente irrequieto durante il cdm. Quasi incapace di restare seduto al suo posto per più di pochi minuti. 

 

LA LEGA

Tant’è che non sarebbe affatto casuale non solo la riunione dei parlamentari del Carroccio convocata per oggi, quanto soprattutto l’apertura a qualche revisione ventilata dalla stessa Giorgia Meloni. «Credo nel lavoro parlamentare - ha spiegato ai giornalisti rievocando i suoi anni all’opposizione - so che il Parlamento, se non c’è un atteggiamento pregiudiziale, può produrre cose molto buone. Credo possa intervenire su tutto». 
Per la Lega i cardini dell’attività in Aula sono soprattutto la riduzione del taglio delle accise sulla benzina (bollate come «inaccettabili») e lo scarso impatto delle misure per lo stralcio delle cartelle esattoriali. Non solo. Al centro delle contestazioni (anche di Forza Italia) c’è pure l’ampliamento della platea per la cosiddetta social card che ha soppiantato l’azzeramento dell’Iva su pane e latte. L’oggetto dei malumori però non è tanto l’iniziativa di per sé, quanto la narrazione costruita da Meloni esclusivamente attorno a deboli e famiglie numerose. «Se la linea tracciata per il provvedimento resta questa - concludono quasi all’unisono annunciando battaglia fonti diverse dei due partiti - dovremo aprire un ragionamento ampio. Così in pratica stiamo regalando 500 milioni di euro agli immigrati, nei fatti a questo tipo di bandi comunali rispondono solo loro». Il percorso della Manovra è solo iniziato. 

Ultimo aggiornamento: 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA