Manovra, da dove ripartire? Iva, rispunta l'aumento parziale

Martedì 20 Agosto 2019 di Luca Cifoni
Manovra, da dove ripartire? Iva, rispunta l'aumento parziale

Pochissime certezze, salvo quella che le scadenze della manovra si avvicinano inesorabilmente: i tempi della crisi politica non sono sincronizzati con la sessione di bilancio ma gli ultimi giorni di agosto sono tradizionalmente quelli in cui al ministero dell'Economia si mettono in fila i numeri della finanza pubblica per iniziare a impostare i grandi capitoli del provvedimento autunnale. Tenendo conto anche delle nubi che si addensano a livello globale (probabile recessione tedesca, eventuale Brexit disordinata, tensioni sul commercio), mentre qualche spiraglio di ottimismo arriva dalle possibili mosse delle banche centrali.

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Anche di questi temi hanno parlato ieri il minisrto dell'Economia Tria e il vicepresidente del Consiglio Di Maio. È lo stesso Mef a far sapere che il ministro è impegnato in una serie di colloqui sullo scenario internazionale e sulle possibili ricadute nel nostro Paese. Ma il capo politico dei pentastellati avrebbe colto l'occasione per esplorare i margini di manovra economici e finanziari in vista delle scelte dei prossimi giorni. Quindi sia un'eventuale ricomposizione della maggioranza giallo-verde, sia un problematicissimo passaggio ad una maggioranza diversa, imperniata su M5S e Pd.

Nella prima ipotesi, il confronto ripartirebbe dalle posizioni espresse dalle due forze politiche, con la Lega impegnata a spingere sul taglio delle tasse, e il Movimento Cinque Stelle che intende unire questo tema ad altri come quello del salario minimo. In ogni caso sarebbe inevitabile fare i conti con il diverso scenario; che sia o meno guidato dall'attuale premier Conte, non sarà facile per un esecutivo comunque indebolito impostare la manovra sullo scontro con l'Europa.

Qualunque sia il governo (ed anche in caso di elezioni anticipate) la prima emergenza da affrontare è quella relativa agli aumenti Iva, che in assenza di interventi scatteranno il prossimo primo gennaio. A parole, più o meno tutte le forze politiche sostengono di voler scongiurare questa eventualità. In pratica però cresce la consapevolezza di quanto sia arduo trovare 23 miliardi, sacrificando a questa esigenza qualunque altra scelta di politica economica. Potrebbe quindi guadagnare terreno l'ipotesi di un aumento almeno parziale delle aliquote, che del resto è stata sempre sostenuta a livello tecnico dal ministro Tria e dai suoi collaboratori a Via Venti Settembre.

Se la palla dovesse passare ad una maggioranza rosso-gialla, la ricerca di coperture alternative avrebbe pochi spazi sul versante della spesa (lo stesso Pd farebbe fatica ad accettare tagli a voci come sanità ed enti locali). Qualcosa potrebbe essere fatto sul fronte del recupero di evasione fiscale con un'accelerazione degli strumenti digitali, come lo scontrino elettronico (dopo la buona esperienza delle e-fatture). E una quota di risorse, comunque limitata, arriverebbe da limature mirate delle attuali agevolazioni fiscali.

Democratici e grillini si troverebbero d'accordo a rimpiazzare i vari progetti di flat tax con un taglio graduale del cuneo fiscale, che vada in larga parte a beneficio dei lavoratori dipendenti. Una misura in ogni caso graduale: per finanziarla si potrebbe attingere ai risparmi di Quota 100 e Reddito di cittadinanza, anche se su quest'ultima voce i pentastellati avrebbero naturalmente più problemi politici.

L'APPUNTAMENTO
Il primo appuntamento è fissato alla fine di settembre, quando con l'aggiornamento del Documento di economia e finanza andranno messe nero su bianco le nuove previsioni. Scrivere la manovra vuol dire però anche riavviare il confronto con l'Europa. La nuova commissione difficilmente potrà fare concessioni specifiche al nostro Paese, dopo che per due volte è stato evitato di un soffio l'avvio della procedura per deficit eccessivo. Ma a cambiare potrebbe essere l'intonazione generale della politica economica di Bruxelles, diventando più espansiva sull'onda dei timori innescati dal vistoso e pericoloso rallentamento della locomotiva tedesca.
 

Ultimo aggiornamento: 07:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA