Manovra, meno tasse e nuove spese: lo scontro su Quota 100

Martedì 19 Novembre 2019 di Luca Cifoni
Manovra, meno tasse e nuove spese: lo scontro su Quota 100

Una carica di emendamenti in parte attesa che però a sorpresa viene, per una quota non piccola, dalla stessa maggioranza di governo. Le proposte di modifica al disegno di legge di Bilancio presentate ieri in Senato sono in tutto 4.550. Forza Italia ne ha presentate 1.105, il Partito democratico 921, la Lega 905, Fratelli d'Italia 523, il Movimento Cinque Stelle 235, Italia Viva 240, Leu (che fa parte del gruppo misto) 147. Quelle provenienti dalla maggioranza sono dunque oltre i due terzi del totale. Insomma le indicazioni del ministro dell'Economia Gualtieri e dello stesso premier Conte, che vogliono evitare uno stravolgimento della manovra, non sembrano aver avuto finora troppo successo. Naturalmente solo un parte dei correttivi messi nero su bianco è destinato ad essere messo in votazione ed eventualmente approvato: le stesse forze politiche dovranno indicare quali sono quelli prioritari, in un numero più ristretto (i cosiddetti segnalati). Ieri sera il titolare del Tesoro si è detto «non spaventato» per un qualcosa che a suo avviso «avviene tutti gli anni». E ha aggiunto di attendersi per il 2020 un andamento dell'economia migliore rispetto alle stime.

Manovra, oltre 4.500 emendamenti: da Imu chiesa a Iva ridotta sui condom, plastic tax e auto aziendali


Nella stessa giornata è arrivato un messaggio forte dal presidente della Repubblica: Mattarella, incontrando i magistrati di nuova nomina della Corte dei Conti, ha ricordato che «la stabilità finanziaria, il risanamento del debito, la certezza del diritto sono obiettivi cui tendere, con continuità e coerenza, per garantire adeguate prospettive e condizioni di crescita economica e sociale del Paese nonché l'equità intergenerazionale» Diversi emendamenti si concentrano sui temi fiscali. Così ad esempio a proposito di tassa sulla plastica Italia Viva vorrebbe la soppressione totale, mentre la proposta del Pd tende piuttosto ad alleggerire l'imposta, che passerebbe da 1 euro a 80 centesimi al chilo con esenzione graduale per i prodotti che contengono una componente compostabile. Lo schema - all'interno della maggioranza - è lo stesso per la tassa sulle bevande analcoliche: cancellazione da una parte, oppure revisione per ridurne l'incidenza. E pure in tema di auto aziendali il partito di Matteo Renzi vorrebbe ripristinare la situazione precedente, mentre la proposta del Pd formalizza l'idea, già avallata dallo stesso ministero dell'Economia, di applicare la quota di imposizione più alta solo ai nuovi contratti.
 



LE OPPOSIZIONI
Anche gli emendamenti di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia puntano a eliminare le varie forme di prelievo inserite nel testo originale del disegno di legge di Bilancio; in più i senatori del Carroccio vorrebbero (naturalmente senza alcuna possibilità concreta di successo) ripristinare la cosiddetta flat tax per le partite Iva a beneficio di quelle che hanno un fatturato compreso tra i 65 mila e i 100 euro l'anno Su alcuni temi s preannuncia poi uno scontro interno alla stessa maggioranza, in particolare tra Movimento Cinque Stelle e Italia Viva. I dossier più caldi sono quelli relativi a Quota 100 e all'inasprimento delle sanzioni penali per i cosiddetti grandi evasori. Proprio ieri Di Maio ha ribadito che il movimento non permetterà modifiche al meccanismo dei prepensionamenti (in vigore fino a a tutto il 2021) e non intende cedere nemmeno su soglie e pene inserite nel decreto fiscale (che in questo momento è all'esame della Camera). Tra i singoli emendamenti ce ne sono alcuni che si occupano dell'Iva sugli assorbenti femminili: nella proposta del Movimento Cinque Stelle scenderebbe dal 22 al 5 per cento, ma solo se i prodotti igienici sono biodegradabili. E i pentastellati vorrebbero ridurre anche il prelievo sui profilattici, che scenderebbe al 10 per cento.
Non mancano riferimenti ai temi di attualità, come l'emergenza atmosferica. Un emendamento del Pd propone ad esempio di destinare 200 milioni ra il 2020 e il 2021 per gli interventi destinati alla salvaguardia di Venezia.
 

Ultimo aggiornamento: 13:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA