Libretto di famiglia, come funziona e quali lavori si possono retribuire. A chi è rivolto

Per usufruirne sia l’utilizzatore che il prestatore devono accedere e registrarsi alla piattaforma tramite il servizio online dedicato

Giovedì 5 Gennaio 2023
Libretto di famiglia, come funziona e quali lavori si possono retribuire. A chi è rivolto

Libretto di famiglia, con la legge di Bilancio appena approvata si allargano le possibilità di utilizzo di questo strumento per retribuire piccoli lavori.

La disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale è stata introdotta nel 2017 e successivamente modificata varie volte comprese le novità introdotte apppunto con l'ultima manovra (legge 29 dicembe 2022, n. 197).

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Cos'è il librretto di famiglia

«Le prestazioni di lavoro occasionale sono strumenti che possono essere utilizzati dai soggetti che vogliano intraprendere attività lavorative in modo sporadico e saltuario», spiega l'Inps. Gli utilizzatori possono acquisire prestazioni di lavoro attraverso il libretto famiglia, un libretto nominativo prefinanziato, composto da titoli di pagamento, il cui valore nominale è fissato in 10 euro, importo finalizzato a compensare attività lavorative di durata non superiore a un’ora. Il libretto famiglia può essere finanziato dall'utilizzatore mediante versamenti tramite F24 modello Elide, con causale Lifa, oppure tramite il “Portale dei pagamenti”.

A chi è rivolto

Il libretto famiglia è rivolto alle persone fisiche non nell’esercizio di attività professionale o d’impresa. Le prestazioni di lavoro occasionale prevedono i seguenti limiti economici nell'arco di un anno: per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro; per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 10.000 euro; per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, a compensi di importo non superiore a 2.500 euro.

Non è possibile fare ricorso a prestazioni di lavoro occasionali da parte di lavoratori con i quali l’utilizzatore abbia in corso, o abbia avuto negli ultimi sei mesi, un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa.

Il lavoratore che utilizza il libretto di famiglia ha diritto all'assicurazione per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti, con iscrizione alla Gestione Separata e all'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Del valore nominale di 10 euro di ogni titolo di pagamento, 8 euro costituiscono il compenso del lavoratore, 1,65 euro vengono accantonati per la contribuzione Ivs alla Gestione Separata, 0,25 euro per il premio assicurativo Inail, e 0,10 euro per il finanziamento degli oneri gestionali.

Quali lavori possono essere pagati con il libretto

Le attività che l’utilizzatore può remunerare tramite il libretto famiglia sono tassativamente indicate dalla legge e consistono in:

piccoli lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione;

assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;

insegnamento privato supplementare.

Come si usa

Per usufruire del libretto famiglia sia l’utilizzatore che il prestatore devono accedere e registrarsi alla piattaforma tramite il servizio online dedicato.

Le procedure di registrazione e di comunicazione dei dati relativi alla prestazione lavorativa possono essere svolte direttamente dagli utilizzatori e dai prestatori, anche tramite Contact center, dai patronati e dagli intermediari muniti di apposita delega.

L’utilizzatore è tenuto a comunicare, al termine della prestazione lavorativa e non oltre il terzo giorno del mese successivo allo svolgimento della prestazione stessa:

i dati identificativi del prestatore;
il compenso pattuito;
il luogo di svolgimento della prestazione;
la durata;
l’ambito di svolgimento;
altre informazioni per la gestione del rapporto.

Contestualmente alla trasmissione della comunicazione da parte dell’utilizzatore, il prestatore riceve notifica della stessa tramite mail o Sms.

L’Inps, entro il 15 del mese successivo a quello in cui la prestazione si è svolta, eroga direttamente i compensi pattuiti a seconda della modalità prescelta dal prestatore all’atto della registrazione.

Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 15:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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