Legge di Bilancio, Fondazione Gimbe: niente investimenti per la salute delle persone

Giovedì 24 Novembre 2022
Legge di Bilancio, Fondazione Gimbe: niente investimenti per la salute delle persone
(Teleborsa) - "La sanità pubblica continua a rimanere fuori dalle priorità del Paese nonostante le enormi criticità esplose con la pandemia". Così Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE intervenuto ieri al convegno "La sanità di oggi e di domani: idee proposte di riforma del Sistema Sanitario", organizzato nell'ambito del 17° Forum Risk Management di Arezzo. "Infatti, se nei momenti più bui tutte le forze politiche convergevano sulla necessità di rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con la fine dell'emergenza la sanità è "rientrata nei ranghi", come dimostrato prima dalla scarsa attenzione nei programmi elettorali, poi dall'assenza di un piano di Governo per la sanità pubblica e, da ultimo, dal mancato incremento del finanziamento nella Legge di Bilancio 2023 presentata dall'Esecutivo: ovvero, nessun ulteriore investimento per la salute delle persone", ha aggiunto.

Salvo sorprese la Legge di Bilancio 2023 confermerebbe infatti solo l'aumento di 2 miliardi di euro previsti dalla precedente manovra. "Una cifra che oltre ad essere erosa dall'inflazione – ha commentato il Presidente – non permetterà di coprire i costi straordinari dovuti alla pandemia e alla crisi energetica, né tantomeno di avviare alcun rilancio del SSN. Con il risultato di mandare "in rosso" anche le Regioni più virtuose, con inevitabili conseguenze sull'erogazione sulla qualità dell'assistenza». Peraltro, se uno degli obiettivi "ventilati" in campagna elettorale era di allineare il finanziamento alla media europea, il Presidente Cartabellotta ha ricordato che "nel 2020 la spesa sanitaria pubblica italiana era inferiore di 215 di euro pro-capite rispetto alla media europea: esiste dunque un gap di circa 12,7 miliardi che può essere colmato solo con una programmazione pluriennale di rilancio del finanziamento pubblico".

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