Lavoro estivo, aumento degli stipendi del 15% per notti e festivi: la mossa di Santanché

La misura in vigore dal primo di giugno fino al 21 settembre

Venerdì 9 Giugno 2023 di Andrea Bassi
Lavoro estivo, aumento degli stipendi del 15% per notti e festivi: la mossa di Santanché

Nel settore del turismo è ormai considerata un'emergenza. È sempre più difficile trovare personale da dedicare al lavoro notturno o a quello domenicale e festivo in alberghi, stabilimenti balneari o termali.

Così il governo, grazie all'azione del ministro Daniele Santanché che da tempo si batte per questa misura, e con la sponda del Parlamento, prova a dare una prima risposta. Chi svolge turni "disagiati" nel settore del turismo, avrà un aumento della retribuzione straordinaria del 15 per cento.

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IL MECCANISMO

Dal primo giugno (quindi retroattivamente) e fino al 21 settembre (data della fine dell'estate), «ai lavoratori del comparto del turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali, è riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario». Insomma, una sorta di "bonus-notte" e "bonus-domenica". Una misura per la quale sono stati stanziati 54 milioni di euro e alla quale avranno diritto i lavoratori che dichiarano un reddito al massimo di 40 mila euro lordi l'anno. «La direzione giusta per aumentare l'attrattività del settore, fronteggiare il problema della carenza del personale, migliorare le condizioni di lavoro e favorire maggiore stabilità occupazionale», ha commentato Santanché. Che ha aggiunto: «Abbiamo mantenuto fede alla parola data». Una norma che fa il paio con un altro emendamento finito nell'elenco di quelli approvati a firma del senatore di Fratelli d'Italia Raoul Russo.Una modifica che prevede uno sgravio fiscale sempre per il lavoro notturno e festivo nel turismo. «Le maggiorazioni spettanti ai dipendenti delle imprese alberghiere per le ore di ordinario lavoro effettivamente prestate in orario notturno e nelle festività individuate dai contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale», si legge nell'emendamento, «sono soggette ad un'imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali con l'aliquota del 5%». Una sorta di flat tax. Non si tratta dell'unica novità del decreto. Con un emendamento del M5S è stata introdotta una decontribuzione totale per 3 anni per chi assume o stabilizza badanti che assistono anziani non autosufficienti. Un esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di 3.000 euro annui, per 36 mesi, in caso di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a persona non autosufficiente con più di 65 anni.

I DUBBI

Ma si tratta di una norma che sarebbe ancora "sub iudice" della Commissione bilancio, visto l'elevato costo (190 milioni di euro). Diverse anche le modifiche al nuovo Reddito di cittadinanza, l'assegno di inclusione.Il beneficiario con figli under14 sarà tenuto ad accettare un'offerta a tempo indeterminato solo se entro gli 80 km o raggiungibile in 2 ore con i mezzi. In questo caso, insomma, non ci sarà l'obbligo di accettare l'offerta di lavoro da ovunque provenga su tutto il territorio nazionale.Modifiche anche per i contratti a termine che potranno «essere prorogati e rinnovati liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente, solo in presenza delle «causali».Soddisfatta per il lavoro svolto fin'ora in Commissione la relatrice Paola Mancini. «Si tratta», spiega, «di un testo completo e molto organico al quale si è arrivati con un confronto di merito su ogni emendamento per dare risposte concrete al mondo del lavoro».

Ultimo aggiornamento: 06:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA